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Una vita dedicata al calcio femminile. Ha cominciato tanti anni fa, allenando una squadra di donne: non ha mai lasciato quella Panchina, che si è tinta d’Argento mentre portava il suo club nella massima categoria. Aveva fatto una promessa alle sue ragazze: arriveremo insieme in Serie A. Quello che sembrava un sogno, è diventata pura realtà. Una storia da record: l’attore protagonista, ovviamente, è mister Pistolesi, allenatore della Prima Squadra dell’Empoli Ladies. Con lui abbiamo fatto il punto sulla stagione delle azzurre.

Salve Mister! Come possiamo valutare la stagione dell’Empoli Ladies fino ad oggi?
Sono molto contento del nostro percorso: la squadra ha retto davvero bene il salto di categoria. Ci siamo imposti sulle squadre di classifica medio-bassa e abbiamo ben figurato con le big della Serie A. Considerando le nostre prestazioni, avremmo potuto conquistare qualche punto in più: ci manca un po’ di esperienza, ma stiamo crescendo. 

Quanto è importante il lavoro dello staff tecnico nella preparazione della squadra?
Il lavoro di Giacomo Dani, Benedetta Greco e Marco Masoni è importantissimo. Il nostro gioco prevede tanti passaggi, possesso palla e l’occupazione della metà campo avversaria con più giocatrici possibili: lo staff mette le ragazze in condizione di attuare questi principi in campo. È grazie al lavoro quotidiano in allenamento che la squadra ha la forma fisica necessaria per affrontare questo campionato.

Nelle ultime convocazioni in Nazionale, sono state confermate tutte le calciatrici dell’Empoli, comprese quelle che fanno parte delle Under. Nella prossima generazione Nazionale, magari al prossimo Mondiale, ci potrebbero essere un po’ di ragazze che hanno vestito la maglia dell’Empoli?
Io sono convinto che abbiamo calciatrici con le caratteristiche giuste per far parte della Nazionale del futuro, ma parlo dell’immediato futuro. Baldi è già nella rosa della Nazionale A. Prugna, Di Guglielmo e Simonetti, che giocano nell’Under 23, sono giocatrici di livello assoluto, a ridosso delle veterane della Nazionale Maggiore. Boglioni e Anghileri, le nostre Under 19, sono due atlete interessantissime. Abbiamo 6 ragazze in Nazionale, tutte molto giovani: questo ci deve fare ben sperare per il futuro.

C’è un allenatore, un modello, a cui ti ispiri per il tuo lavoro?
Sinceramente non ci ho mai pensato. Mi piace molto Massimiliano Allegri per la capacità di cambiare modulo e interpreti all’interno della stessa partita. Mi piace Guardiola perché le sue squadre sono belle da vedere. Io però non sono vincolato a nessun modello. Cerco di adattare il mio gioco alle caratteristiche delle ragazze che ho a disposizione, per permettere loro di rendere al meglio. E avere calciatrici così preparate come quelle della rosa attuale, mi porta a trovare soluzioni sempre più evolute. Per trovare nuove idee da mettere in campo, lavoro molto con l’immaginazione e cerco di trasmettere quell’immaginazione alle mie ragazze. (Jacopo Mancini)