Questa mattina nella sala hospitality dello Stadio Carlo Castellani di Empoli è stata presentata la stagione 2023/24:
“La salvezza dell’Empoli passerà da un grande lavoro in cui si riuscirà con poco a fare tanto – ha affermato il presidente Fabrizio Corsi -. Saremo inseriti, come spesso succede, nelle candidate per retrocedere ma questo né ci meraviglia né ci abbatte. Direttore e allenatore costruiranno quello che serve per arrivare all’obiettivo. Siamo in buone mani, il Direttore Accardi e Mister Zanetti hanno passione, competenza e l’energia. Non abbiamo tempo per dire che siamo belli – ha proseguito il presidente – altrimenti cominciamo a fare degli errori. Il timore, quando le cose vanno meglio del normale, come succede ultimamente, è che se molli l’attenzione sei più leggero nell’approccio giornaliero. Io, il direttore e il mister lo abbiamo presente cercando l’energia quotidiana per far dare di più ai ragazzi, soprattutto chi è al secondo anno di Serie A”.
“Obiettivi perché l’Empoli possa crescere ancora? Vedere la nostra società accostata a club finanziariamente molto più forti di noi mi spaventa e mi fa fare delle riflessioni rispetto agli obiettivi, che possono andare oltre rispetto al campionato: noi ad Empoli vogliamo parlare di consistenza della società in un futuro di medio termine. Da parte nostra sentiamo il bisogno di adeguare lo stadio Castellani per partecipare nella maniera giusta agli eventi del futuro, sia per gli spettatori che in quanto spettacolo e prodotto da vendere nel mondo. Ci sono tre aziende che ci possono accompagnare in questo investimento. C’è anche la possibilità di ampliare il Centro Sportivo di Monteboro. Dobbiamo ovviamente pensare a un Empoli con qualcosina in più rispetto al presente, abbiamo la disponibilità dell’amministrazione comunale, che ci tengo a ringraziare pubblicamente a partire dal sindaco Brenda Barnini che sta riconoscendo come l’Empoli sia diventato socialmente importante oltre che essere un veicolo di promozione della nostra città. Se vogliamo stare in Serie A, se abbiamo l’ambizione di creare qualcosa di più stabile, bisogna andare in questa direzione”.