Top News

Questa mattina nell’Auditorium Computer Gross è stato presentato il nuovo tecnico Alessio Dionisi. Queste le parole del nuovo allenatore degli azzurri.

“Sono felice di essere qua – ha dichiarato il tecnico azzurro -. Per me era un obiettivo, mi sarebbe scocciato tanto perdere questa possibilità, e ora devo meritarmi questa fiducia e farò di tutto perché presidente e direttore non si pentano della scelta. La telenovela del mio ingaggio? Non voglio tornare sull’episodio, qualcosa avete letto, qualcosa non è stato scritto. Avevo già percepito dal primo giorno quanto questa società fosse convinta di me. Questo mi ha gratificato e quello che è successo mi responsabilizza ancora di più. Cosa mi ha convinto ad accettare Empoli? Ho avuto la percezione che il presidente e il direttore credessero fortemente in me. Tanti ambiscono a allenare l’Empoli e vorrebbero essere al mio posto; se tre anni fa mi avessero detto che avrei allenato l’Empoli, avrei riso mentre ora vedere e percepire questa volontà nei miei riguardi è motivo di grande orgoglio. Accanto a questo metto la rosa che avrò a disposizione, una squadra con dei valori, con una buona struttura di gruppo calciatori che hanno espresso buone cose e che hanno un gran potenziale”.

“Non esisterà nessun Empoli di Dionisi – ha proseguito -, quanto una squadra che avrà l’obiettivo di riconoscersi in ogni partita, senza speculare sul risultato quanto raggiungerlo attraverso le proprie capacità. L’obiettivo è quello di valorizzare i ragazzi attraverso quello che abbiamo, consapevoli che troveremo squadre più attrezzate. Cercherò di trasmettere le stesse cose del passato, consapevole di trovarmi di fronte ad un gruppo di calciatori più esperti e ad una rosa importante. L’obiettivo, come detto, è di riconoscerci e rivedere in partita quello che si vuol trasmettere, anche nei momenti di difficoltà, pensando a fare al nostro gioco ma lavorando bene anche sugli avversari. Questo chiederò ai ragazzi, andando oltre le difficoltà che si prospetteranno e andando oltre l’errore. Essere organizzati in campo per me fa la differenza, la squadra esalta l’individuo anche se poi la giocata del singolo può esser determinante. Dovremo essere bravi a trovar subito la giusta alchimia, gestendo al meglio il gruppo, dando una linea precisa ma essendo anche elastici di rivederla e ottimizzarla con il supporto dello staff e della società. Da parte mia cercherò di essere credibile con chi ha a che fare con me perché nel gestire un gruppo si può sbagliare, ma se un allenatore è credibile allora l’errore è accettato.”

“Il nostro mercato parte da chi rimane – ha aggiunto – , questi sono i nostri primi acquisti e ne sono pienamente convinto. Abbiamo ragazzi di qualità e sono sicuro che avranno grande voglia di riscatto dopo una stagione non al massimo delle loro possibilità. Starà a noi stimolarli, cerando con lo staff di metterli nelle migliori condizioni per farli rendere. E altrettanto importante sarà avere, tutti, il giusto equilibrio: dovremo dimenticare la stagione scorsa, farne tesoro e aver motivazione e ambizioni ripartendo da oggi, facendo sì che Empoli sia di nuovo un punto di partenza e non di arrivo. La ripresa dopo il Covid? Sarà un campionato diversi ma partiremo tutti allo stesso modo. Ci sono squadre che hanno finito prima o dopo, è una situazione anomala ma la vivremo tutti. Dovremo essere bravi ad adeguarci, ma come abbiamo fatto dopo lo stop a marzo dovremo farlo adesso, ricalandoci in una situazione che rende il calcio un po’ diverso, senza tifosi e con gli stadi vuoti. Ci attende una preparazione atipica, un mercato che finirò ad ottobre e un campionato più concentrato. Ma, come detto, vivremo tutti questo scenario e starà a noi adeguarci”.

“Voglio dimostrare a chi mi ha scelto e ha voluto fortemente che fossi qua che non si è sbagliato – ha concluso -. Presidente e direttore mi hanno voluto e cercherò di dimostrare che la stagione scorsa è stato un passaggio: certe cose non sono andate come molti si aspettavano, ma dobbiamo, come detto, ripartire dall’ambizione che non è emersa nella scorsa stagione. Ci sono tanti modi per raggiungere i propri obiettivi personali, da chi avrà voglia di dimostrare o chi avrà spirito di rivalsa, inserendoli dentro un contesto di squadra. Toscanità? Lo sono al 100%, sono nato ad Abbadia San Salvatore e vivo a Piancastagnaio e adesso arrivo a Empoli, dove riesco ad abbinare la mia regione e una società che vede al calcio come vorrei”.