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Alla vigilia della sfida contro il Chievo il tecnico Giovanni Martusciello ha incontrato la stampa. L'allenatore azzurro si è soffermato sul particolare momento della squadra, ma ha voluto infondere ottimismo in tutto l'ambiente: " Se vedo la classifica posso dirvi che è uno scontro crocevia, è un qualcosa che negli ultimi anni si è verificato poco, soprattutto dopo poche giornate di campionato. Queste situazioni di solito ci sono nei giorni di ritorno. Affrontiamo il Chievo che è squadra forte ed è in alto in classifica. A loro invidio di essere molto leggeri dal punto di vista mentale, una leggerezza che loro hanno è noi forse no proprio per la differenza di classifica. Noi in queste ultime ore bisogna cercare di alleggerire la condizione mentale. Non bisogna avere troppa paura di perdere la partita, per non essere tristi in campo. Pensare al negativo è una cosa che poi si ripercuote anche in campo"Martusciello non vuole pensare alle gare difficili che attendono la squadra dopo la sfida con i clivensi: "Bisogna affrontare le partite una alla volta e cercare di fare il meglio possibile per vincere, pensando solo al Chievo. Domani si gioca solo con loro e non con Napoli e Roma. Dovremo affrontare una gara nella quale dovremo mettere voglia e determinazione l'errore da non commettere è quello di domenica scorsa dove ci siamo intestarditi in soluzioni che non ci hanno portato vantaggio, soprattutto quando siamo rimasti in superiorità numerica. Il Chievo è squadra forte, ma io ho la convinzione che noi non siamo da meno". Il tecnico è tornato a parlare della scarsa vena prolifica in zona gol: "Io ho sempre detto che quando gli attaccanti non fanno gol si intristiscono. L'unica strada che devono percorre ed è quello che stanno facendo è quella della voglia di voler combattere. Non devono pensare a fare gol, devono fare gol. Se pensi al momento no diventi prigioniero. Devono liberarsi di questa cappa, prima della Juve e del Genoa occasioni ne abbiamo create, poi i nostri attaccanti i gol li hanno sempre fatti, devono solo lavorare bene ed essere consapevoli che loro sanno fare gol". Martusciello non pensa a possibili cambi tattici ribadendo la volontà di percorrere la strada che in questi anni ha portato tanti successi alla squadra azzurra: "Per ricercare qualcosa di diverso rischi di snaturarti. Potrebbe essere anche una strada, ma gli interpreti sono sempre questi che hanno conoscenze in quello che facciamo. In questo momento stiamo facendo bene la fase difensiva anche perché magari quando commettiamo errori mettiamo dentro l'esperienza dell'essere giocatore, cioè quella cattiveria che a volte davanti ci è mancata, quella che ti fa riuscire a rimediare all'errore. Bisogna credere un po' di più in quello che si sta facendo, il bicchiere va visto mezzo pieno. Per il primo anno L'Empoli si trova a lottare per non retrocedere. Per me non è una difficoltà, anzi io l'ho sempre fatto. Io so come funziona. Il negativo c'è, ma va esaltato il positivo che c'è, come domenica scorsa. I numeri non devono essere un peso. E io sono convinto che l'Empoli si salverà". Martusciello afferma di aver visto la squadra lavorare nel miglior modo possibile durante la settimana: "La squadra ha fatto una settimana di lavoro importantissima. Questo non vuol dire vincere, ma la reazione è stata forte. Domenica ho visto amarezza, da mercoledì li ho visti completamente diversi e cattivi nel voler andare a fare una prestazione di livello".