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Non c'è tempo per rifiatare e, passata la gara contro il Milan, domani pomeriggio si torna in campo al Castellani, per la sfida del quarto turno di Coppa Italia contro il Cesena. Il tecnico Giovanni Martusciello ha affermato che la gara viene al momento giusto dopo la sconfitta contro il Milan: "Questo incontro non è assolutamente una rottura di scatole come può pensare qualcuno, voglio che i ragazzi la interpretino come fosse di campionato. Domani scenderà in campo chi ha giocato di meno e mi aspetto risposte importanti anche da loro. Questa non è sicuramente una gara senza insidie, affrontiamo una squadra che una squadra che annovera giocatori di qualità e dinamicità e secondo me con un gap non lontanissimo da noi. Proprio per questo va affrontata con il piglio giusto, e per chi gioca meno dovrà essere una grande motivazione per mettermi in difficoltà, anche perché in un campionato lungo come quello di Serie A è impensabile che giochino sempre gli stessi.Il tecnico azzurro si è detto rinfrancato dal poter scendere subito in campo: "Sono stato giocatore per tanti anni. e quando perdevo volevo rientrare in campo subito. Avere la possibilità di giocare subito è un qualcosa di bello, perché ti aiuta a rimuovere prima la sconfitta, anche se questo porta a modificare un po' i nostri programmi di allenamento". Martusciello è tornato anche a parlare della sfida di domenica scorsa contro il Milan e del calo della squadra nella seconda frazione: "Il fatto di non durare su certi livelli per tutta la gara è un problema che tocca tanti aspetti, dal fisico, allo psicologico, alla bravura degli avversari che condizionano il risultato. Una serie di aspetti legati insieme. Io credo che dopo un primo tempo contro il Milan dove non abbiamo concretizzato quanto creato siamo rientrati con la stessa forza anche nella ripresa, poi il Milan ha alzato i ritmi e noi siamo venuti un po' meno dal punto di vista fisico e dopo il 2-1 è normale che, avendo sprecato tanto, perdi in autostima. Il lavoro da fare è quello di cercare di consolidare le certezze nelle conoscenze. Analizzando la situazione a tutto tondo, non ci ha aiutato neanche il calendario, perché giocando con grandi squadre non ci ha permesso di dare continuità al nostro processo di crescita e di ricerca dell'autostima. Ora dobbiamo affrontare queste partite una alla volta partite a partire da domani, partite assolutamente non facili contro comunque squadre di serie A".