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Nella sala stampa Antonio Bassi dello Stadio Carlo Castellani è stato presentato Marko Pjaca: queste le prime parole del nuovo attaccante azzurro.

“Ho scelto Empoli – afferma Pjaca – perché mi è piaciuto il progetto, ho parlato col direttore e il mister e semplicemente è quello che mi ha colpito: anche negli anni passati l’Empoli ha sempre giocato a calcio, è una squadra che ha sempre provato a giocare. Questa è una cosa fondamentale per un giocatore come me, qui voglio ritrovare fiducia e tornare ai livelli di prima e ovviamente aiutare squadra e società a fare bene quest’anno. Le sensazioni all’esordio con la Salernitana? Le sensazioni sono state belle. Abbiamo ottenuto un pareggio fuori casa, nel primo tempo forse avremmo anche potuto segnare di più. Alla fine è un pari importante in trasferta, sono felice di aver iniziato il percorso con questa squadra. Una squadra giovane che lotta fino alla fine e prova a giocare a calcio. Speriamo di continuare a giocare bene e fare punti. Cosa intendevo nel dover ritrovare fiducia? Prima di tutto in me stesso, nel senso che voglio dimostrare a me stesso che posso giocare a livelli importanti ogni settimana. Cerco di dare tutto per far vedere che posso giocare bene con continuità”. 

“Se preferisco giocare trequartista o seconda punta? Posso giocare in tutti e due i ruoli – ha spiegato Pjaca – il mio ruolo naturale è l’esterno sinistro ma in questo modulo qui forse è da trequartista dove mi trovo meglio. Che ambiente ho trovato a Empoli? È un ambiente famigliare ma si vede che è tutto molto ben organizzato, serio, con professionisti e ragazzi per bene. Qui c’è tutto quello che mi serve per far vedere le mie qualità. Perché in carriera non ho spiccato il volo come avrei potuto? Ho avuto due infortuni gravi, mi sono rotto due crociati. Questo è un motivo, poi ho avuto altri problemi fisici sempre al ginocchio. Per fortuna questo è il passato. Adesso, come dicevo, voglio trovare fiducia: giocando e aiutando la squadra riuscirò a farlo. Se pensare alla salvezza è una caratteristica mentale che devo accrescere? No, non credo, perché è un obiettivo a lungo termine. Si dice, ed è vero, che pensiamo sempre alla prossima e vogliamo vincere. Non cambia tanto, semplicemente vogliamo far punti in ogni partita e vedremo dove arriveremo. Come ho trovato i giovani dell’Empoli? Ho trovato una squadra forte con giovani che hanno tanta voglia di imparare e lavorare. Questa è mentalità giusta che spero li possa portare lontano. Se c’è la speranza di riconquistare la Nazionale? Spero e sono fiducioso che giocando bene possa tornare in Nazionale. Dipende da me e da come giocherò”.