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L’arrivo in Italia l’ultimo giorno di mercato, l’esordio nella sfida con il Bologna e ieri la presentazione ufficiale e le prime parole azzurre di Liberato Cacace.

“Giocare nel campionato italiano è sempre stato il mio sogno – ha dichiarato Liberato Cacace -, adesso sono felice di farlo qua ad Empoli ed iniziare questa nuova avventura. Ho sempre desiderato arrivare in Serie A, guardo sempre molte partite del campionato italiano e quando è nata la trattativa non ho avuto dubbi: conoscevo bene l’Empoli, sapevo di trovare una squadra giovane e mi sono subito integrato bene. Ho fatto pochi allenamenti, poi sono subito sceso in campo e non posso che ringraziare il mister per la fiducia. Come detto, conoscevo il calcio italiano, mi sono accorto giocandolo che è molto veloce sotto tanti punti di vista: adesso sta a me ambientarmi il più velocemente possibile e continuare su quanto fatto”.

“Primo neozelandese in Serie A? – ha aggiunto – Questo è un grande orgoglio per me e per la mia famiglia. In Nuova Zelanda lo sport principale è il rugby ma io, avendo proprio la famiglia di organi italiane, ho sempre giocato a calcio. Sono partito dal Wellington, per poi passare in Belgio e arrivare adesso a Empoli. La famiglia guarderà le mie gare? Ci sono 12 ore di fuso orario ma sono abituati a svegliarsi ad ogni ora: lo hanno già fatto quando giocavo in Belgio e anche quando è nata la trattativa con l’Empoli non sono andati a dormire fino a quando non abbiamo definito tutto. Che tipo di giocator sono? Il terzino rispetto al passato ha caratteristiche diverse che mi si adattano bene: mi piace attaccare, fare cross, assist, uno contro uno e e vedendo come gioca l’Empoli credo di potermi trovare bene. Un calciatore a cui mi ispiro? Dico Robertson del Liverpool, se poi mi chiedete un italiano quando avevo sei anni vidi la vittoria del Mondiale, guardavo Fabio Grosso e ricordo con piacere i gol in Germania e mi divertivo a vederlo giocare”.