“In questi tipi di partite mi piace concentrarmi su noi stessi, è la cosa più importante – ha affermato l’allenatore azzurro – la Juventus è una squadra piena di campioni con un allenatore che ha vinto tantissimo. Incontriamo una squadra che sulla carta è probabilmente la più forte. Ci concentriamo su noi stessi per andare a fare la partita che vogliamo: una gara con personalità, il coraggio delle nostre idee, cercando di mettere in campo la nostra identità consapevolmente che di fronte avremo un avversario fortissimo in uno stadio meraviglioso, questo dev’essere di stimolo per tutti. A Torino con la mente sgombra? Ho spinto sull’attenzione e la concentrazione. Contro queste squadre se si abbassa il livello di agonismo, di cura dei dettagli, di voglia di fare fatica e sacrificarsi si torna con una figuraccia mentre noi vogliamo tornare da Torino con una figura bellissima, al di là del risultato, che ci sia utile per il nostro cammino, che è appena iniziato: non abbiamo fatto niente, abbiamo solo messo un primo mattoncino. Un bilancio dopo 10 partite di campionato? In un bilancio si guardano sempre i punti: siamo in piena linea se non con qualcosa in più. La cosa più importante è che abbiamo raggiunto l’obiettivo di essere una squadra, in campo si vede una squadra: si lotta su tutti i palloni, ci si aiuta, chi entra è allineato. L’Empoli è una squadra, sfido chiunque a dire il contrario, ovviamente dobbiamo fare un sacco di miglioramenti e questo ci deve dare la benzina per fare un certo tipo di campionato. La base è essere un gruppo solido e avere un cuore grande, questo lo si è visto e lo hanno visto anche i nostri tifosi che ci hanno sempre applaudito a fine gara a prescindere dal risultato”.
“Vicario? Dico una battuta che ho fatto al presidente e al direttore – racconta Zanetti -: avere tenuto Vicario è come aver preso una punta da venti milioni. La valenza che Guglielmo ha in questa squadra è altissima. Un ragazzo consapevole della sua forza, un grandissimo lavoratore che cura i dettagli: è qui al campo tutto il giorno per migliorare, non si accontenta mai. Guglielmo unisce il telano che si è reso conto di avere ad una umiltà impressionante, credo che questo connubio sia l’esatta sintesi di quello che dev’essere un campione. Come difenderemo su Vlahovic? Di squadra. Dovremo essere attenti a non lasciargli un minimo di spazio e di libertà di manovra: è un grandissimo campione. Dovremo anche limitargli i rifornimenti. Il percorso dei nostri giovani? Non devono avere fretta, la loro fortuna è che l’allenatore capisca il timing giusto per metterli dentro: un conto è buttarli dentro e un altro è bruciarli. Il calendario nelle prossime quattro gare? Le prepariamo una alla volta, senza farci prendere dall’ansia, l’Empoli se la gioca con tutti: se c’è una squadra che può fare una piccola impresa siamo noi. Ci dobbiamo credere sapendo che di fronte avremo avversari forti. Sono convinto che saremo all’altezza”.