“Abbiamo l’opportunità di valorizzare il punto di Torino – ha affermato l’allenatore azzurro – domani abbiamo una partita in casa davanti al nostro pubblico dove dobbiamo ritrovare la nostra identità e il nostro modo di proporre calcio. Anche se essere pronti alla battaglia e a soffrire quando le cose non girano come si vorrebbe la ritengo una dote che una squadra che deve salvarsi deve avere. Che Monza mi aspetto? Una partita difficile, i numeri del Monza sono al top in questo momento quindi incontreremo una squadra che sta viaggiando su ritmi di alta classifica. Una squadra forte che ha un potenziale molto alto con dei singoli molto forti. Ci attende una gara difficile contro una squadra che in questo momento ha anche l’entusiasmo alle stelle. Noi invece siamo alla ricerca di una vittoria che desideriamo veramente tanto. Come abbiamo analizzato la gara con il Torino? Non siamo stati i soliti, nel calcio ci sta anche questo, per la prima volta abbiamo subito l’avversario. Abbiamo analizzato in maniera lucida la partita, ci sono anche delle cose che hanno valore: il punto portato a casa in una giornata storta è un segnale importante, alla fine i punti sono quelli che contano. Potevamo per una volta portare via il massimo della posta in una partita sporca ma non siamo stati abbastanza maliziosi per farlo, anche se probabilmente non sarebbe stato meritato. Se c’è la possibilità di vedere qualche novità? L’ultima gara ha dato delle indicazioni sullo stato di qualche calciatore sia fisico che psicologico: in questo momento deve andare in campo chi sta meglio e chi mentalmente è al cento per cento. Se nel Monza è scattato qualcosa mentre in noi ancora non è successo? Scatterà con il lavoro e con gli episodi, che qualche volta devono andare anche dalla tua parte. Non è accaduto anche per colpe nostre, siamo noi che decidiamo quello che vogliamo fare: l’importate che è tutti giorni crediamo in quello che facciamo al di là del momento. Il bello del calcio è che si ha sempre l’opportunità di innescare questa miccia, iniziamo già da domani a lavorare mentalmente perché accada”.
“Dobbiamo lavorare con grande umiltà – ha proseguito Zanetti – consapevoli di chi siamo, della nostra forza e consapevoli che esistono dei momento di difficoltà in cui dobbiamo avere la forza di superarli, di crescere, e se possibile portare a casa dei punti lo stesso. Le squadre che lottano per la salvezza questo devono fare, pensare che non ci saranno mai delle partite di difficoltà è utopia. Se la rete di Torino ci fa capire che si può segnare o vincere in maniera sporca o senza meritarlo? Esistono anche questi tipi di partite ma non sono quelle che ricerchiamo, noi proponiamo un altro tipo di calcio: noi vogliamo creare, avere la palla compatibilmente con l’avversario; non ci piacciono quelle gare, non ci piace portare a casa quel tipo di punto anche se è prezioso. L’importante è continuare a lavorare per quella che è la nostra filosofia e se lo stesso cinismo lo abbiamo quando creiamo 6-7 occasioni probabilmente diventerà più semplice vincere quando si gioca bene. Con il Monza la chiave di volta le fasce? Per come siamo disposti in campo e per come lo sono loro, è normale che sugli esterni hanno più spazio: dovremo essere bravi a scivolare lateralmente. Dobbiamo provare a fare la partita, vogliamo proporre e essere protagonisti. Al di là di quello che fanno loro, sul quale servirà tanta attenzione, dall’altra parte dobbiamo essere coraggiosi e mettere in campo quello che sappiamo fare”.