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Il tecnico azzurro Alessio Dionisi ha parlato alla vigilia della sfida di domani contro il Venezia: ascolta le sue parole su Empoli Football Channel.

“Sono contento di tornare a Venezia, di rivedere tanti ragazzi che ho allenatolo scorso anni e che mi hanno dato tanto e ai quali non posso che dire grazie perché se oggi sono dove sono il merito è sicuramente loro. Mi ha dato tanto anche la società, i rapporti si sono incrinati nel ultimo periodo ma il tempo allevia certe cose. Non ci sarà il pubblico e mi spiace, anche se non mi avrebbero accolto bene. Sono però contento di tornare, un po’ meno di affrontare questo Venezia perché è una squadra forte e ben allenata. Conosco bene i ragazzi e quest’anno li vedo ancora meglio. Hanno intensità, coraggio e creano molto; hanno ribaltato la partita col Verona in Coppa Italia, hanno vinto 4-0 col Pescara sintomo che è una squadra che attacca con tanti giocatori e che domani farà di tutto per metterci in difficoltà. Dovremo accettare di doverci anche difendere quando saremo chiamati a farlo ma allo stesso tempo esser consapevoli che avremo le nostre possibilità che possiamo ottenere tanto dalla nostra prestazione”.

“Benevento mi ha dato consapevolezza nella squadra – ha proseguito Dionisi -; sono inoltre contento per i ragazzi che hanno giocato e hanno dimostrato a tutti quel che possono dare e ci permetteranno di non parlare di turnover quando starà a loro andare in campo. Inoltre vincere fa sempre bene, il difficile è confermarsi: quella oggi deve essere la nostra ambizione e ci proveremo, per quanto non sia facile, già a partire da domani. L’arbitro Valeri? È un bel segnale che un arbitro così importante diriga in B e non potrà che rendere la gara ancora più bella. Sarà inoltre anche allenante per lui perché in B non hanno il Var e sappiamo quanto sia difficile arbitrare una partita ad ogni livello. Può sbagliare come capita a noi allenatori o ai calciatori e anche chi è in campo o noi da fuori dovremo aiutarlo anche se non sempre ci riusciamo”.

“È importantissimo tenere i piedi per terra – ha concluso il tecnico azzurro -; ad oggi la cosa più difficile, come detto, è confermare quanto di buono fatto e provare a migliorarlo. I margini per farlo ci sono e dipende dalla continuità. Dobbiamo volerlo noi per primi, non fermarci davanti alle difficoltà che già domani ci si presenteranno e confermare sul campo le tante belle parole perché queste passano mentre i risultati no. Andremo in campo per cercare la prestazione ma anche il risultato, fermo restando che sappiamo che ci attende una sfida difficile”.