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Il tecnico azzurro Alessio Dionisi ha parlato alla vigilia della sfida contro la Cremonese: ascolta le sue parole su Empoli Football Channel.

“Se ripenso a sabato – ha dichiarato il tecnico azzurro – mi è piaciuta la reazione ad un primo tempo non approciato benissimo e finito sotto. Nella ripresa è arrivato la reazione anche non siamo stati straordinari perché al di là dei numeri, a livello di prestazione possiamo far meglio. Prendiamo comunque il positivo, non dimentichiamoci quello fatto meno ma ripartiamo dal secondo tempo, cercando di far sì che un primo tempo come sabato non si ripeta. Come ho detto più volte, possiamo giocare più o meno bene, ma in una categoria così difficile ci può stare, ma non possiamo permetterci di entrare in campo al meglio ed esser squadra dal primo all’ultimo minuto. Mancuso? Se continuiamo a parlarne vuol dire che ha fatto un qualcosa di insolito e che sinceramente a me non era mai capitato. Sono felice per lui ma, per quanto strano, mi aspetto molto di più: per l’attaccante far gol è la cosa più importante e difficile ma non è tutto. Leonardo ha il gol nel sangui ma può fare di più e ha tutto per determinare tutti i 90 minuti. Mi aspetto che per lui sia il punto di partenza e non di arrivo”.

“La Cremonese può crearci più di una difficoltà – ha proseguito Dionisi -. Vengono da una striscia positiva, hanno giocatori e individualità importanti, come tutte le squadre, e vorranno fare la loro gara. Inoltre quando si gioca a distanza ravvicinata, ogni partita può nascondere insidie che nella preparazione non vengono prese in esame ma emergono col passare dei minuti e, proprio come visto sabato, nascono tante partite dentro la partita. La Cremonese è brava ad uscire dalle situazioni difficili, hanno calciatori importati e proveranno a metterci in difficoltà. E noi dovremmo esser bravi ad essere squadra per tutta la gara, dal primo all’ultimo minuto. Zurkowski? È importante avere tanti giocatori bravi disponibili; lo aspettavamo, ha messo minuti nelle gambe e siamo felici di averlo recuperato. Moreo? Ha fatto bene perché è stato messo nelle condizioni di farlo. È un giocatore importante, così come lo sono altri, che da solo non può cambiare le sorti di una squadra ma può aiutarci a migliorarle”.

“Tutti hanno defezioni per più motivi in questa parte di campionato – ha concluso il tecnico azzurro – ed è importante avere qualità in tutta la rosa e non solo nell’undici. Noi abbiamo avuto la possibilità di utilizzare tanti ragazzi e sono ben contento di dare a tutti la possibilità di giocare e di esprimersi. Come ho sempre detto meritavano di giocare e sul campo hanno sempre risposto positivamente: chi non è partito titolare sta trovando spazio e se manca qualcuno non lo vedo come un problema quanto un’occaisone per chi giocherà di dimostrare il proprio valore. A che punto siamo? Siamo stati noi fin dal primo giorno, acquisendo consapevolezza col tempo. Il nostro percorso di crescita non è assolutamente finito: passa dalle difficoltà, da partite perse o pareggiate all’ultimo, da vittorie sudate e da tanti momenti. Una squadra quando inizia un percorso non può esse arrivata dopo pochi mesi; abbiamo ampi margini di miglioramento, ripensando anche alla gara di sabato dove abbiamo avuto picchi in alto e altri in basso che dobbiamo evitare. Siamo però sulla buona strada, abbiamo come detto acquisito consapevolezza, ma dobbiamo esser più bravi all’inizio e non sempre esser chiamati a rimontare. Su questo possiamo e dobbiamo migliorare anche se reputo che siamo sulla buona strada: stiamo facendo un buon percorso ripensando anche a da dove siamo partiti e non dobbiamo creare aspettative particolari. Dobbiamo tutti crescere, gara dopo gara: domani affrontiamo la Cremonese in una gara insidiosa e importante dove vogliamo dar continuità a quello che stiamo facendo”.