Il tecnico azzurro Cristian Bucchi ha parlato in conferenza nella sala stampa Antonio Bassi dello stadio Castellani alla vigilia della sfida di domani con il Pescara: ascolta le sue parole su Empoli Football Channel.
“Dopo la gara di Benevento abbiamo analizzato la situazione in maniera onesta – ha dichiarato il tecnico azzurro -. La prestazione non è stata certo bella e positiva, in particolar modo dal punto di vista dello spirito e dell’atteggiamento. In settimana abbiamo studiato la gara dal punto di vista tecnico tattico e non solo, rivedendo gli errori fatti e capendo come migliorarli. Ci siamo concentrati anche sulla testa, andando a cercare la giusta serenità. Nel calcio momento come questi possono capitare, dall’esterno sembrano difficoltà ma sono momenti faticosi, dove le situazioni e gli episodio talvolta non possono incastrarsi ma sono tutte cose che ci possono stare e periodi che possono capitare. Parliamo di una squadra che è stata a tratti straordinaria e altre volte sottotono e adesso dobbiamo trovare, come tutti, la continuità. Vedo lavorare i ragazzi ogni giorno e vi assicuro che sono professionisti spettacolari, forse la miglior squadra che ho allenato, che in settimana fa determinate cose che dobbiamo riprodurre con costanza in partita. Poi nel calcio è normale che ci siano momenti dove fai più fatica, momenti che noi viviamo ora e che altri hanno già vissuto o li vivranno; da parte nostra posso dirvi che c’è rammarico e dispiacere ma allo stesso tempo grande voglia di far meglio. È importante mantenere la serenità e la convinzione che il lavoro, se fatto in un certo modo, alla fine paga e arriveranno risultati e prestazioni con continuità, dandoci la possibilità di raggiungere l’obiettivo. Dobbiamo alzare lo spirito e tirar fuori quelle qualità che abbiamo dimostrato di avere in tante gare, anche quelle dove non abbiamo vinto”.
“Col passare delle giornate sicuramente è cambiato l’atteggiamento delle squadre che ci affrontano – prosegue Bucchi – Le prime giornate sono tutte un po’ atipiche, tutti pensano a giocare e i risultati preoccupano meno. Poi quando le classifiche prendono corpo l’atteggiamento cambia e si gioca sempre più in base all’avversario. Se ci troviamo davanti squadre chiuse dobbiamo aver pazienza, continuare a giocare ed essere bravi a non strafare o cadere nell’individualismo e nel poco ordine. Cambiamenti tattici? Non penso di farli, quando li ho fatti in passato erano perché legati ad altre situazioni. Un allenatore non deve sempre andare dritto per dritto, ma capire come tirar fuori il massimo dai miei giocatori”.
“Il Pescara è una squadra forte – ha aggiunto il tecnico azzurro – costruita per arrivare in fondo con n organico importante che quest’anno ha visto nuovi importanti inserimenti ad un’intelaiatura già buona. Mi attendo una squadra che come in Coppa Italia si chiuderà, provando a ripartire e in qualche modo andando a ricalcare quanto fatto da Spezia e Benevento. Mi immagino questo tipo di atteggiamento e noi dobbiamo esser bravi a contrapporci, giocando la gara con spirito e anima. Le parole di Zauri? L’ho allenato per alcuni mesi, ho sentito le sue frasi e credo che abbia provato scaricare le pressioni, mettendole addosso a noi indicandoci come grandi favoriti. Io penso che ni Siamo una delle squadre che vuol far bene, ma dire così vuol dire cercare di liberare i suoi giocatori mentalmente”.
“Credo che adesso una risposta la dobbiamo a noi stessi – ha concluso -, dimostrando di saper fare quelle che ci permettono le nostre qualità. Nella prestazione di domani ci deve essere il nostro lavoro, quello che abbiamo fatto vedere spesso e che nell’ultima gara non siamo riusciti a proporre. Parlando della squadra credo che abbiamo margini di miglioramento importanti e questo deve darci ancora maggior consapevolezza e convinzione di andare avanti. Ci saranno passaggi a vuoto, ma servono a far ci tirar fuori tutto e dobbiamo farlo tutti assieme. Dobbiamo giocare di collettivo, facendo emergere all’interno di questo il valore dei singoli”.