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Il tecnico azzurro Cristian Bucchi ha parlato oggi in conferenza nella sala stampa Antonio Bassi dello Stadio Carlo Castellani alla vigilia della sfida di domani con il Cittadella.

l tecnico azzurro Christian Bucchi ha parlato alla vigilia della sfida contro il Cittadella.

“Se devo essere sincero non sono molto soddisfatto di quello che ha fatto la squadra nelle ultime due gare – ha dichiarato il tecnico azzurro -. Il nostro è stato un percorso molto veloce, nelle gare di Coppa e nella prima di campionato ho visto una squadra che già aveva assimilato determinate idee e concetti ma che doveva crescere sotto il punto di vista della tenuta fisica. E ciò, visto il periodo, ci poteva stare. Nelle ultime due gare, a dispetto dei miglioramenti fisici, abbiamo purtroppo fatto qualche passo indietro, con un approccio non dei migliori, tanti errori, poco coraggio, tutti aspetti che non mi piacciono. Ma anche questo fa parte del percorso, siamo tutti nuovi e ci possono stare dei momenti di calo; adesso dobbiamo esser bravi a riprendere il filo tornare ad essere propositivi. Voglio una squadra che occupi il campo con cattiveria intensità e agonismo, e che sia lucida nella scelta della giocata”.

“Il Cittadella è una squadra che fa i play-off da anni – ha proseguito Bucchi -, una squadra con grandi qualità sotto tutti i punti di vista, dalla società all’allenatore fino ai calciatori. Mi aspetto una gara difficilissima, ma forse è quello che ci serve per vedere come rispondiamo a fronte di una squadra aggressiva, intensa e che fa dell’umiltà la loro caratteristica. Dobbiamo rimboccarci le maniche e tornare a fare quello che facevamo all’inizio per tutta la gara. Il precedente dello scorso anno? Con Venturato ci siamo affrontati cinque volte, 4 abbiam vinto noi e lui solo una, la gara più importante. Lui mi piace come tecnico, lo stimo molto, ha dato un’identità precisa ai suoi, lavora su determinati concetti da anni con un gruppo che cambia poche pedine e fa sempre grandi campionati. Dall’altra parte ci siamo noi, una squadra nuova che deve trovare la giusta coesione e che può crescere, anche passando attraverso gare non bellissime che ci danno indicazioni su cui lavorare. La mancata Serie A? Parliamo di una squadra che ha sempre fatto i playoff, arrivando a sfiorare la a ma parliamo di un ambiente abituato a lavorare in un certo modo e non credo che il mancato approdo in A dello scorso anno li abbia ridimensionati o condizionato il lavoro. Hanno cementato una mentalità e andranno avanti sotto questo punto di vista”.

“Siamo partiti cercando di dare continuità ad un gruppo per cementare un’idea – ha concluso il tecnico azzurro – ma non ci sono posti fissi. Nel corso del tempo possono arrivare piacevoli conferme o in un determinato momento uno può esser meglio di un altro e posso fare determinate. Abbiamo tanti giocatori che stanno bene, domani ad esempio giocherà Frattesi dopo un ritiro complicato per l’infortunio; ma come lui ce ne sono tanti di ragazzi che lavorano e si stanno allenando bene e saranno risorse importanti. Primo bilancio? Potremo forse farlo dopo la gara col Pordenone avremo già completato un mini step per capire che tipo di inizio di campionato è stato e cosa è emerso. Ci sono squadre che hanno cambiato poco e stano facendo bene; altri che puntano a grandi obiettivi e complice anche la pressione ad fanno forse più fatica e altre che devono ancora trovare la loro identità. Questa è la B, ogni gara è difficilissima e c’è davvero grandissimo equilibrio e la prossima sosta servirà oltre che a fare un bilancio a capire bene dove andare a migliorare”.