Il tecnico azzurro Aurelio Andreazzoli ha parlato in conferenza nella sala stampa Antonio Bassi dello stadio Castellani alla vigilia della sfida con la Sampdoria.
“La mia valutazione sulla squadra è legata al quotidiano – ha dichiarato il tecnico azzurro -, agli allenamenti, agli sguardi, alla partecipazione. E devo dire che, come sempre, è stata eccellente e non c’è mai stato bisogno di richiamare nessuno. Siamo nella condizione ideale e vogliamo giocarcela. I numeri che controlliamo sempre sono tornati ad esser interessanti dalla scorsa settimana, riuscendo a raggiungere punti importanti in allenamento: non siamo ancora al livello che vorremmo ma ci siamo vicini e la prestazione di domenica, sempre a livello di numeri, ha confermato questa crescita. Noi ci basiamo anche su questo e confidiamo che tutto ciò possa darci una mano per consolidare anche l’aspetto tattico e ci aiuti a superare le difficoltà che domani e nelle prossime gare ci si presenteranno davanti. Indisponibili? Dell’Orco si è allenato ed è a disposizione; Caputo ha fatto di tutto per esserci e oggi verificheremo ulteriormente le sue condizioni. Se non ci dovesse essere, ci dispiacerebbe molto ma toccherà a qualcun altro che, nel caso, sarei curioso di vedere all’opera”.
“La Sampdoria? – ha poi detto Andreazzoli – Pensare che siano scarichi o che si mettano da una parte è fantacalcio. Non riesco a immaginare Giampaolo che in settimana abbia lavorato a ritmo ridotto senza essere esigente con la squadra, o Quagliarella che possa favorirci e si perda la possibilità di incrementare il suo bottino di reti. La Sampdoria è una squadra che esprime un gioco interessante che mi piace molto e che affronta sempre le partite in maniera seria, a prescindere che poi riesca a vincerle o meno. È una squadra difficilissima da affrontare, con grandi individualità, che si schiera con un sistema molto particolare che anche noi ben conosciamo. Dovrebbe uscire una partita pulita, come piace a me, con due squadre che andranno alla ricerca di quello che sono capaci di fare senza pensar troppo a limitare gli avversari. Mi aspetto due squadre costruttive poi, a prescindere dai sistemi di gioco, ci sono gli interpreti che come sempre faranno pendere la bilancia da una parta o dall’altra. Giampaolo? È un allenatore da prendere da esempio per la chiarezza con cui si esprime. Mi riferisco alle analisi che riesce a fare alla fine delle partite, che ascolto sempre con interesse perché c’è sempre da imparare qualcosa”.
“Le imprese di Champions? – ha proseguito il tecnico azzurro – Non ho viste le partite perché ero impegnato in alcuni piacevoli eventi con i tifosi. Il calcio è un gioco fantastico perché lascia aperta qualsiasi possibilità e non chiude la porta in faccia a nessuno. La storia lo dice, se andiamo a vedere negli ultimi anni ne sono successe di tutti i colori, con situazioni che parevano chiuse e che invece si sono capovolte. E questo, se ce ne fosse ulteriore bisogno, deve darci forza, assieme a quelle convinzioni che abbiamo e con portiamo avanti con forza”.
“Siamo in una condizione di classifica particolare – ha concluso Andreazzoli -, ma sento una fiducia nella squadra e nell’ambiente che è in qualche modo anomala. Questo succede perché i ragazzi dimostrano di avere un gran valore morale, di applicarsi, di giocare per sé stessi ma anche per chi li sostiene e di svolgere la loro professione in maniera determinata fin in fondo. E dall’esterno tutto ciò si percepisce chiaramente: c’è fiducia e simpatia per i ragazzi, non c’è astio, è piacevole uscire dallo stadio e incontrare i tifosi perché hanno capito che stiamo facendo e faremo il massimo. Ma questa, e non è certo una novità, è la conferma della cultura sportiva che c’è qua, con molti ambienti che dovrebbero prendere proprio Empoli come esempio sotto questo aspetto”.
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