Il tecnico azzurro Aurelio Andreazzoli ha parlato nella sala stampa Antonio Bassi del Carlo Castellani Computer Gross Arena alla vigilia della sfida di domani contro il Lecce; ascolta le sue parole su Empoli Football Channel.
“Il Lecce è estremamente difficile da affrontare – ha affermato il tecnico azzurro -, del resto non è una novità in Serie A si affrontare squadre difficili. Per caratteristiche il Lecce dà fastidio a tutti. Sono bravi a interpretare il gioco e il loro 4-3-3 mi piace molto. Siamo consapevoli di questa situazione. Che coefficiente di difficoltà ha la gara dal punto di vista mentale? La difficoltà della partita sta in quello che ho detto in precedenza. Dobbiamo prendere la partita come occasione per incrementare. In settimana se abbiamo lavorato su aspetti particolari? Come abitudine lo facciamo, lavoriamo particolarmente su quello che vorremmo migliorare noi per la nostra fisionomia. Poi chiaramente dedichiamo una parte, anche se inferiore, a quello che fanno gli altri, per essere pronti il più possibile a non avere sorprese. Lo abbiamo fatto anche questa settimana, sarebbe un segno di mancanza di rispetto o di presunzione non tenere conto dell’avversario. Mentalmente quanto manca dare continuità di risultati? A questo ci pensi e lo metti in preventivo. Ma come ho già risposto altre volte la prestazione più o meno c’è sempre. Ricordo un buco di venti minuti-trenta minuti a Frosinone, poi la squadra ha sempre cercato di fare”.
“Quanto è importante e che soddisfazione ha nel vedere che chi entra confezionino le azioni dei gol? A forza di dirlo – osserva mister Andreazzoli – non vorrei che si interrompesse questa cosa. Fa piacere naturalmente, ben venga per il risultato. A testimonianza di quello che diciamo sempre, quando ci sono le conferme cominciano a essere numeri importanti. Noi lo sappiamo cosa significa, nello spogliatoio c’è unità di intenti e voglia di fare. Abbiamo una rosa intercambiabile, scegliere una formazione o l’altra mi dà le stesse sensazioni e le stesse sicurezze. E questa è una buona cosa. Il livello si alza, lo si vede costantemente, in settimana ho partecipato ad un allenamento che ho definito ai ragazzi il migliore qualitativamente da quando sono tornato. Una testimonianza a cui speriamo di dare seguito. La formazione? Guardo la settimana come va, guardo e cerco quanto più possibile di dare soddisfazione ai ragazzi, poi la formazione iniziale lo facciamo in base a questo. Sono importanti chi entra dalla panchina e chi non entra ma partecipano a fare andar bene le cose. Questo – chiude mister Andreazzoli – alimenta un sentimento che va verso l’alto”.