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Questa mattina, nella sala stampa Antonio Bassi dello stadio Castellani, alla presenza il presidente Fabrizio Corsi, assieme al direttore sportivo Pietro Accardi, ha presentato il nuovo direttore generale azzurro Riccardo Pecini e e l'attaccante Antonino La Gumina. "Finalmente parliamo di futuro – ha dichiarato il presidente -, dopo esserci anche troppo soffermati sul recente entusiasmante. Ora ripartiamo, pensando a riprendere quell'equilibrio e laboriosità che contraddistingue la nostra società. Come sempre lavoriamo con alla base una grande umiltà e una grande partecipazione da parte di tutti. In questo contesto abbiamo però cercato di guardare oltre, andando a prendere una figura come quella di Riccardo Pecini che, insieme ad Accardi, ci servirà a pensare all'Empoli più a lungo termine. Il nostro scudetto resta la salvezza dell'Empoli, ma abbiamo in alcune aree ci siamo voluti strutturare in modo diverso penso allo scouting, dove sono arrivate nuove risorse che si integrano con le nostre forze e ci possono dare una grande mano. Allo stesso tempo però dobbiamo non perdere l'equilibrio che ci ha sempre contraddistinto, senza farsi coinvolgere da pressioni negative o positive. Nuovo corso Empoli? Ci siamo confrontati nel tempo e la nostra idea è quella di strutturarci in modo tale da fare un salto di qualità. Cerchiamo giocatori che ci possano regalare soddisfazioni sia sul campo che dal punto di vista economico. La Gumina? Mi sembra di rivivere la situazione di Montella. Nel 1996 lo prendemmo alle buste strappandolo al Genoa. Venivamo dalla C, eravamo forse una Cenerentola, senza particolari forze economiche ma riuscimmo a risolvere a nostra favore la comproprietà, cedendo poi il calciatore alla Sampdoria e iniziando una carriera che tutti conosciamo. Montella in quell'anno aveva la stessa età di La Gumina e spero si ripeta lo stesso destino: ci sembra un giovane calciatore di spessore e tutti, a partire da lui, dobbiamo metterci del nostro per farlo crescere nel migliore dei modi. Si tratta di un investimento importante ma non vogliamo che abbiamo pressioni: ha scelto noi, dobbiamo esser bravi a tutelarlo e valorizzarlo, facendolo lavorare al meglio nel nostro ambiente".