La Lega Serie A e l'Associazione Italiana Arbitri, in occasione della manifestazione Stelle di Natale AIL in programma nei giorni 8, 9, 10 e 11 dicembre, hanno deciso di dedicare la 16° giornata di campionato alla lotta contro le Leucemie, i Linfomi e il Mieloma, con una campagna di sensibilizzazione negli stadi. Da sabato 10 a lunedì 12 dicembre, in tutti i campi della Serie A TIM, verrà esposto uno striscione con l'invito a sostenere la lotta contro le leucemie donando attraverso il numero solidale AIL, i direttori di gara indosseranno una maglia dell'Associazione e i tabelloni luminosi degli stadi diffonderanno il messaggio della campagna: "Dona al 45518, scendi in campo contro le Leucemie". Il numero solidale 45518 sarà attivo dall'1 al 18 dicembre e permetterà di: inviare un SMS solidale per donare 2 da telefoni cellulari TIM, Vodafone, WIND, 3, Tiscali, Coop Voce e PosteMobile (quest'ultimo dal 13 dicembre) effettuare una chiamata da telefono fisso per donare 5 da rete Vodafone, TWT e Convergenze, e 5 o 10 da rete TIM, Infostrada, Fastweb e Tiscali. La manifestazione "Stelle di Natale" in programma nei giorni 8, 9, 10 e 11 dicembre è giunta alla sua XXVIII edizione, posta sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, è realizzata grazie all'impegno di migliaia di volontari che offriranno una piantina natalizia a chi verserà un contributo minimo associativo di 12 euro. L'iniziativa ha permesso negli anni di raccogliere significativi fondi destinati al finanziamento di progetti di Ricerca Scientifica e di Assistenza Sanitaria ed ha contribuito a far conoscere i progressi nel trattamento dei tumori del sangue. L'Associazione Italiana contro le Leucemie i linfomi e il mieloma, costituita a Roma l'8/04/1969 e riconosciuta con Decreto del Presidente della Repubblica n. 481 del 19/09/1975 opera sul territorio nazionale grazie all'attività di 81 Sezioni provinciali che collaborano in stretto rapporto con i Centri di Ematologia. Il ruolo fondamentale dell'AIL è l'attività svolta in collaborazione con le strutture pubbliche, sia universitarie che ospedaliere, a favore dei malati. L'organizzazione si basa sull'autonomia delle singole sedi provinciali e sul principio che i fondi siano spesi, nel più limpido dei modi, là dove sono raccolti e per gli obiettivi che di volta in volta vengono proposti: ricerca scientifica, assistenza sanitaria e formazione del personale.