Acf Primadonna Serie A-Castelfranco Juniores 3-1. Nell’ultima giornata della fase interregionale del Campionato Primavera, ininfluente ai fini della classifica, il vero grande successo del Castelfranco allenato da Sara Colzi è aver indotto la squadra avversaria a schierare ben cinque giocatrici che fanno parte stabilmente della squadra fiorentina di serie A, nel timore di perdere la partita, approfittando peraltro della sosta del massimo campionato. Marta Varriale classe 94, Lara Magni classe 93, Sofia Peruzzi classe 93, Laura Teci classe 96, Costanza Razzolini classe 97. Tutti elementi che non erano nemmeno presenti nella partita di andata, tutte stabilmente in prima squadra, che sabato hanno giocato dal primo minuto. Un segno del grande rispetto che la squadra del Castelfranco si è guadagnata in questi due anni. Nonostante questo la partita non è stata dominata dalle padrone di casa, che ha per lunghi tratti subito la manovra delle ospiti, trovando i primi due gol nel primo tempo sostanzialmente per due episodi. Non poche delle protagoniste in maglia gigliata che erano in campo all’andata si sono ritrovate di punto in bianco in tribuna a guardare le compagne più grandi che giocavano al posto loro. Ma ognuno ha il proprio stile. La squadra di Sara Colzi ha invece giocato con gli effettivi consueti, finendo la gara con tre atlete del ’98 in campo (Pantani e Morucci dall’inizio e Nelli entrata nel secondo tempo).
Anche lo striscione che è stato fatto trovare sul campo alla squadra ospite, “la matematica non è un’opinione” (a sottolineare che comunque il campionato era stato già matematicamente vinto dalla squadra gigliata), è di dubbio gusto dal punto di vista del fair play e dello spirito sportivo che il calcio femminile ha sempre mantenuto: ma anche in questo caso ognuno ha il proprio stile, e difficilmente a situazione rovesciata sarebbe comparsa una scritta del genere all’Osvaldo Martini.
Detto questo la squadra di Sara Colzi ha giocato senza timori reverenziali, alla pari contro una squadra sostanzialmente di un’altra categoria, e poteva passare in vantaggio al 22′ quando una punizione di Quaranta colpisce la parte interna dell’incrocio dei pali, rimbalza nell’area piccola e Morucci per poco non mette dentro, anticipata di un soffio. Poi arrivano in contropiede i due gol delle padrone di casa, flash praticamente isolati di un primo tempo dove a menare le danze sono state le irriverenti ospiti. Che non si sono arrese e a una manciata di minuti dalla fine della frazione andavano in gol grazie a un preciso taglio di Morucci che serviva Prugna che da dentro l’area di rigore controllava e piazzava la palla dove il portiere di casa non poteva arrivare.
Nel secondo tempo il copione non cambia, anche se le padrone di casa grazie anche ai numerosi cambi a disposizione risultino sostanzialmente più fresche e prendono il sopravvento dal punto di vista territoriale, soprattutto nei minuti finali quando un violentissimo temporale rendeva ancora più insidiosa la gara. Tuttavia il Castelfranco teneva e subiva soltanto una rete, ancora una volta in contropiede che fissava il punteggio sul 3-1 finale. Nel finale Sara Colzi dava spazio anche a Letizia Badain, anche lei del ’98, per cercare di sfruttare le sue doti in velocità, al posto di una Mastalli esausta, che ha forse pagato pegno per i ritmi alti con i quali la gara si è disputata.
“Si conclude così un campionato – il commento finale del tecnico Sara Colzi – che abbiamo condotto alla grande. Prima di quest’ultima sfida abbiamo perso due partite, la prima a Jesi, che capitava in concomitanza con l’esordio della prima squadra nel campionato di A2, e quella col Siena, alla vigilia del derby di serie A2 e anche in quel caso dovendo giocare non al completo. A questo proposito ci tengo a precisare una cosa. Sul sito del Siena hanno fatto capire che noi siamo stati presuntuosi perché non abbiamo schierato Di Guglielmo dall’inizio: lei è una giocatrice che fa parte del nostro gruppo da sempre e non una giocatrice della prima squadra ‘prestata’ al nostro gruppo. E non ha giocato dall’inizio, ribadisco, non per aver sottovalutato le avversarie, ma proprio perché doveva essere preservata per le esigenze della prima squadra nel match del giorno successivo, che infatti ha giocato per tutti i 90 minuti. La filosofia della società resta quella di costruire le giocatrici in casa affinché in futuro trovino sbocchi nel calcio di serie A. Siamo noi vivaio della prima squadra e non viceversa. Nonostante questo abbiamo lottato fino alla penultima giornata del campionato per la vittoria finale e siamo orgogliosi della stagione che abbiamo fatto. Nell’ultima gara in casa del Firenze, ormai ininfluente ai fini della classifica (perchè il Firenze aveva già matematicamente vinto il campionato e noi saremmo state in ogni caso seconde) abbiamo giocato con il nostro gruppo base, ad eccezione di Mastalli che pure aveva cominciato con noi, convocata anche in virtù dell’infortunio di Gaia Consoloni. È stato giusto, secondo quanto avevamo concordato tutti insieme, concedere il palcoscenico finale alle ragazze che avevano portato avanti tutta la stagione. Ed è stato utile anche per misurare la loro forza contro una squadra che invece era imbottita di innesti dalla prima squadra, in concomitanza della sosta del campionato di serie A. Gli abbiamo tenuto testa, e abbiamo capito che dobbiamo lavorare ancora per raggiungere i loro livelli, cercando di crescere sia a livello tecnico che societario, ma in ogni caso ci siamo anche noi. A questo punto auguriamo al Firenze di vincere il titolo nazionale. Potremo dire di essere state parte della loro crescita, avendo tenuto loro testa per tutta la stagione, confronti diretti compresi. Stiamo in ogni caso con la società già programmando il futuro, con l’intenzione di crescere ulteriormente”.
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