Qualche giorno fa il Direttore Sportivo dell’Empoli Ladies, Marco Landi, aveva parlato della necessità di trovare un portiere, dopo le “uscite” di Ilaria Leoni e Anna Landi, estremi difensori della Prima Squadra e della Primavera. La società non ha perso tempo. È già ufficiale l’arrivo di Silvia Vicenzi, classe ’83, un grande portiere, che ha vissuto gli ultimi 12 anni di Serie A e ha giocato anche nella Nazionale Maggiore.
Vicenzi è nata a San Giovanni in Persiceto, in provincia di Bologna, ed è cresciuta nella Reggiana, per poi passare alla Riviera di Romagna e infine al Chieti, la squadra abruzzese in cui militano le sorelle Di Camillo.
Vicenzi sarà senz’altro una figura di riferimento nella prossima stagione, grazie ai preziosi consigli che potrà offrire alle sue compagne di squadra: le Ladies, oltre all’entusiasmo per l’esordio in Serie A, potranno contare anche sull’esperienza di una “veterana” del massimo campionato italiano.
Ciao Silvia, la tua ultima esperienza calcistica è stata a Chieti. Com’è andata?
La prima stagione a Chieti è stata molto bella: abbiamo portato per la prima volta una squadra abruzzese in Serie A. Ho un ricordo indelebile dell’ultima partita di Serie B, vinta con la Roma, il 22 maggio 2016: allo Stadio Angelini di Chieti c’erano 3000 spettatori, c’è stata una grande festa. Quest’anno invece la stagione è stata molto difficile: mi sono infortunata proprio a Empoli, ho avuto una frattura scomposta di ulna e radio. Sono stata fuori molti mesi, ma adesso il rientro è vicino.
Hai parlato dell’Empoli. Perché hai scelto questa società?
La società mi ha fatto davvero una buona impressione. A Chieti avevo già conosciuto il Direttore Generale dell’Empoli Ladies, Roberto Galoppi, che mi aveva parlato molto bene dell’ambiente. Ho avuto la fortuna di conoscere anche il portiere della Prima Squadra, Rachele Baldi: ci siamo allenate insieme una volta quando giocavo al Riviera di Romagna. Ho dovuto aspettare un po’ di tempo prima di accettare la proposta della società azzurra: volevo essere sicura di tornare in forma per poter dare il massimo. Dopodiché, trovare l’accordo con la società è stato veloce. Insieme possiamo fare una bella stagione.
Come vedi il prossimo campionato?
Conosco bene la Serie A. Ho vissuto gli ultimi 12 anni di questa categoria. L’ingresso delle squadre maschili professionistiche è un fattore di cambiamento molto importante. Ci sono squadre che stanno spostando gli equilibri, penso in particolare alla Juventus. La società bianconera dovrà mettere in funzione un gruppo totalmente nuovo e il primo anno potrebbe essere difficile, come è stato il primo anno della Fiorentina Women’s. Col tempo, però, certe squadre possono davvero lasciare il segno. Per la mia esperienza, posso dire che la grande differenza tra Serie A e B sta nella forza mentale con cui devi affrontare le partite: un gruppo coeso e solido è fondamentale per avere un buon impatto in campo.
A proposito del campo… come ti piace stare sul terreno di gioco? Quali sono i tuoi punti di forza?
Nel corso degli anni, ho giocato spesso come difensore aggiunto, usando molto i piedi. Non è semplice per me parlare delle mie qualità: magari io sento di avere dei punti forti, ma gli allenatori ne vedono altri. Senz’altro l’esperienza mi aiuta molto durante la partita.
Presto avrai addosso i colori dell’Empoli, ma tu hai già giocato con una maglia azzurra, quella dell’Italia. È stata appena nominata Milena Bertolini come nuovo Commissario Tecnico della Nazionale Maggiore Femminile. L’Italia manca ai Mondiali da tante edizioni… possiamo arrivare a Francia 2019?
Milena Bertolini è la donna che mi ha lanciato in questo sport e mi ha fatto crescere come persona. Mi ha allenato ai tempi della Reggiana, per ben 6 anni. Poi la Reggiana non ha retto a livello economico e la società è dovuta scendere dalla Serie A alla Serie C. A quel punto ci siamo separate: io sono passata alla Riviera di Romagna, Milena al Brescia, dove ha allenato fino ad oggi. Come allenatore, Milena è completa, sia dal punto di vista tattico che tecnico. In più, lavora in questo settore da tanti anni e conosce bene le ragazze: chi è venuto prima di lei, ha trovato un po’ di difficoltà proprio perché non conosceva bene il movimento femminile adesso tutto può funzionare meglio. Dal mio punto di vista, non potevano fare una scelta migliore per la Nazionale Italiana. Io ovviamente auguro tutto il bene possibile sia a Milena Bertolini sia alle ragazze della Nazionale.
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