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La nuova arrivata in casa Empoli Ladies è Maria Luisa Filangeri.
Classe 2000, la Filangeri viene dalla provincia di Palermo ed è una giovane promessa del calcio femminile italiano. Negli scorsi anni ha giocato in Serie B nell’Atletico Femminile Nebrodi, una squadra della provincia di Messina. Maria Luisa è un difensore centrale e rappresenta un rinforzo importante per l’Empoli Ladies dopo l’addio di un pilastro della squadra come Marta Varriale.
La Filangeri vanta anche una serie di importanti presenze nella Nazionale Italiana Under 17 sotto la guida di Rita Guarino, che da quest’anno allena la Juventus Femminile.
L’idea della Filangeri è di mettere insieme sport e studio: si è già iscritta al Liceo Scientifico Marconi di San Miniato.


Arrivi dal calcio femminile siciliano. Com’è andata l’esperienza nella tua regione?

Ho giocato nella Ludos di Palermo e poi sono passata nell’Atletico Femminile Nebrodi, dove ho disputato due stagioni. Quest’anno siamo arrivate in ottava posizione. Potevamo fare meglio, era una buona squadra, fatta di tante ragazze giovani. Purtroppo eravamo tutte un po’ sparse nel territorio e non era facile ritrovarsi al campo. Comunque è stata una bella esperienza, eravamo una famiglia.

Sei un difensore centrale. Quali sono i tuoi punti di forza? E su quali aspetti senti ti poter migliorare?

Di solito cerco l’anticipo, tento di leggere al meglio le traiettorie. Sono determinata, non mollo mai. Poi sicuramente c’è tanto da migliorare.

Quest’anno giocherai in Serie A con l’Empoli Ladies. Cosa ti aspetti da questa stagione?

È un’ottima opportunità. L’Empoli Ladies è una società molto seria e professionale. In Serie A si può crescere molto, c’è un salto di qualità rispetto alla Serie B, soprattutto rispetto al girone del sud. Da questo punto di vista l’esperienza che ho fatto in Nazionale mi aiuterà molto, perché il livello è simile alla Serie A italiana: penso soprattutto al tipo di allenamenti e all’intensità di gioco.

Com’è andata l’esperienza con Rita Guarino?

È andata benissimo. Lei ti aiuta molto. In campo è attenta a ogni dettaglio, soprattutto alla cura della postura. Mi ha fatto crescere tanto. E anche fuori dal campo è sempre presente e disponibile per qualsiasi esigenza. Quest’anno dovrei incontrarla quando giocheremo con la Juventus: sarà sicuramente bello rivederla, anche se la partita è molto complicata.

Per te è difficile lasciare la tua terra d’origine e trasferirti in Toscana?

Non cambierei la Sicilia per niente al mondo. D’altra parte la realtà del calcio femminile siciliano è molto problematica. Il trasferimento non sarà semplice, ma sono consapevole del fatto che qua posso trovare più opportunità, sia in questa società sportiva sia per il proseguimento dei miei studi.