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Il presidente Fabrizio Corsi, la Vice Presidente e Amministratore Delegato Rebecca Corsi, i dirigenti e tutto l’Empoli Football Club esprimono il proprio cordoglio per la scomparsa di Gaetano Salvemini, prima calciatore e poi allenatore azzurro.

“C’è grande dolore – lo ricorda il Presidente Azzurro Fabrizio Corsi – per la scomparsa di una persona straordinaria. A Gaetano mi legano moltissimi ricordi, sia da calciatore che da allenatore ma anche e soprattutto di vita comune. Ho nella mente tante piccole imprese sui campi della Serie C negli anni Settanta, gare e campionati che, seppure giocati in palcoscenici diversi da quelli che viviamo oggi, io come numerosi sportivi empolesi che hanno vissuto quei periodi, non possiamo aver dimenticato e ricordiamo sempre con grande piacere. Calciatore straordinario, allenatore che ci ha guidato nella prima storica Serie A dell’Empoli ma soprattutto, e ci tengo a sottolinearlo, un signore nel vero senso della parola, dalla spiccata personalità e dai contenuti umani incredibili che non lasciava indifferenti. Un personaggio che ha scritto la storia di questa società in più vesti, che saluto e salutiamo con grande affetto e commozione per quanto fatto con i nostri colori”

Prima calciatore dell’Empoli, poi allenatore, alla guida degli azzurri nella prima storica Serie A. Gaetano Salvemini, SalvEmpoli, regista avanzato dai piedi buoni nato a Molfetta nel gennaio del 1942, arrivò in azzurro nel 1970. Rimase per tre stagioni, per poi tornare nel 1977 e concludere con la nostra maglia (124 gare di campionato con 35 gol in azzurro) la sua lunga carriera da calciatore, conquistando la promozione in C1 del 1978. Iniziò subito il percorso da tecnico, guidando l’Empoli a due salvezza in C1, prima di chiudere al quinto posto nel campionato 1980/81. Quattro anni di nuove esperienze lontano da Empoli, per poi tornare nell’estate del 1985 e scrivere pagine storiche del nostro club: la promozione nella massima serie, la prima storica Serie A chiusa con la salvezza di Como, prima di salutare Empoli nell’estate del 1988.

Alla moglie Vittoria, ai figli Domenico, Cecilia, Marco e Andrea e a tutta la famiglia vanno le più sentite condoglianze da parte della società azzurra.