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Un campionato vinto, uno scudetto, nell’anno in cui la nazionale conquista l’Europeo. Il 2021 calcistico è uno di quelli anni che i tifosi azzurri difficilmente si dimenticheranno, ripensando alle tante gioie e ai tanti momenti piacevoli che abbiamo vissuto. Riavvolgendo il nastro e tornando a dodici mesi fa, il 2021 azzurro parte da Cosenza e parte con un successo pesante e importante che certifica la forza della squadra, ribadita dalla manita alla Salernitana. A febbraio l’Empoli fa i conti con alcune decisioni arbitrali non proprio fortunate, non trova spesso la vittoria ma è anche brava a non perdere e a consolidare il primato. Il successo nel turno infrasettimanale con la Reggina fa ritrovare il sorriso e dà nuovo impulso alla cavalcata. Si arriva a Pasqua da primi della classe, con la consapevolezza di potersela giocare e poter veramente sognare in grande. E quando gli azzurri superano anche il Covid che letteralmente dimezza la squadra, il traguardo è sempre più vicino. Lunedì 4 maggio, poco prima delle 16, può scoppiare la festa; il 4-0 al Cosenza significa la matematica vittoria del campionato e la promozione in A di un gruppo che sul campo ha dimostrato ampiamente di meritarla, non mollando mai, proponendo un gran calcio e dominando di fatto il campionato. Una festa strana, vissuta in uno stadio deserto per i noti motivi, arrivata solo in parte fuori dallo stadio ma quanto mai voluta condividere con il popolo azzurro che anche da lontano non aveva mai fatto mancare il proprio apporto.

Arriva l’estate, si chiude il rapporto con Dionisi e si rinnova quello con Andreazzoli perché “c’è un qualcosa da completare…”. E mentre la prima squadra si gode le meritate vacanze ci pensa la Primavera a far sognare, portando a casa lo Scudetto di categoria eliminando nell’ordine Juventus, Inter e Atalanta, mettendo mostra tanti gioielli azzurri e regalando un tricolore che certifica il gran lavoro di tutto il vivaio azzurro. La Serie A parte con una sconfitta con la Lazio ma quanto succede una settimana dopo è storia, con gli azzurri che espugnano lo Juventus Stadium con la rete di Leonardo Mancuso. Arrivano poi due sconfitte ma il gruppo non molla, lavora duro durante la settimana e a Cagliari torna a sorridere, così come col Bologna pochi giorni dopo. È il primo grande segnale, un Empoli che gioca e fa punti, che acquisisce la giusta mentalità e affronta ogni gara senza timore. Arrivano le sconfitte con Roma e Atalanta ma non vengono mai meno le prestazioni e a Salerno gli azzurri vincono un’altra gara fondamentale, chiudendo la prima frazione sul 4-0. La macchina azzurra è lanciata, la sconfitta con l’Inter solo un incidente di percorso. Perché a Sassuolo l’Empoli vince in rimonta, altrettanto fa in casa con la Fiorentina in una gara pazzesca, con Bandinelli e Pinamonti che in due minuti ribaltano la gara e consegnano il derby agli azzurri. Il pari a Torino, la bella vittoria con l’Udinese, quella pesantissima a Napoli in casa dei partenopei prima del pari di domenica a Spezia. Per chi ama i numeri 44 gare ufficiali, 21 vittorie, 13 pareggi, 10 sconfitte, 81 gol fatti, 54 subiti.

Un percorso impressionante che forse solo tra qualche tempo potremo apprezzare in pieno; di sicuro il 2021 non ce lo dimenticheremo facilmente e ci ha reso sempre più orgogliosi di essere empolesi!