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Nella sala stampa Antonio Bassi del Carlo Stadio Castellani – Computer Gross Arena è stato presentato Giuseppe Pezzella: queste le prime parole del nuovo difensore azzurro.

“Per me è un anno di rivincita – afferma il difensore azzurro – avevo bisogno di altri stimoli per ripartire ed Empoli è un’occasione importantissima. Cercherò di fare bene, e di ritrovarmi più che altro, perché ero abituato ad altre annate. Ma può capitare di intopparsi in una carriera, l’importante è ripartire. Come ho visto l’Empoli da avversario? Come una società che lancia tantissimi giovani. È da tantissimi anni che il Presidente e il Direttore fanno questo lavoro. È uno dei migliori Club in Italia dove poter crescere e dimostrare il proprio valore. La pressione per essere arrivato al posto di Parisi? Sono orgoglioso che abbiano scelto me per sostituire Fabiano, che tra l’altro è anche un mio amico. Sono tranquillo, ognuno ha le proprie caratteristiche: lui ha le sue ed io le mie. Non c’è da preoccuparsi, c’è solo da giocare, da migliorarsi e portare la squadra dove merita. L’impatto con Empoli? Molto positivo: una città piccola, mi è piaciuta da subito. Ho avuto un bambino da poco, quindi per me l’ideale è la serenità e la tranquillità di Empoli. Con la squadra mi sono trovato benissimo, il gruppo è molto affiatato, si vede, mi sono inserito tranquillamente”.

“Che campionato mi aspetto? Di squadra mi aspetto di fare bene tutti insieme – spiega Giuseppe – solo avendo un’unione di intenti si può realizzare di nuovo il sogno salvezza. Ogni calciatore poi vorrebbe dare il meglio di sé in tutte le partite, giocare sempre, questo però non succede tante volte ma l’importante per tutti è stare sul pezzo, lavorare e non abbattersi mai. Alla ricerca del mio primo gol in azzurro? Certo, è uno dei miei obiettivi. Sono più abituato a fare assist, è uno dei miei obiettivi per crescere e per migliorarmi. Penso che un giocatore vada di pari passo con la squadra: se la squadra fa bene riesce ad esprimere le proprie doti e a raggiungere i propri livelli, viceversa quando la squadra va meno bene è un po’ più difficile. Questo penso sia uguale un po’ per tutti. Mister Zanetti chiede ai terzini di spingere? Per quanto riguarda l’essere offensivo non è un mio problema, mi piace tantissimo. Ci vuole un po’ di equilibrio, soprattutto in Serie A: è un campionato è difficilissimo dove al minimo errore ti puniscono. Penso che non bisogna andare tutti all’arrembaggio ma avere sempre un certo equilibrio in mezzo al campo. Come sto fisicamente? Non sono al massimo ma miglioro giorno dopo giorno e non ci vorrà tantissimo per vedermi al 100%. Se ho un idolo? Mi piace rubare un po’ da tutti: la forza di Roberto Carlos, la tecnica sua, anche Kolarov. Sono giocatori che sono stati idoli, esempi, ma non solo miei penso di tutti. Ognuno – chiude Pezzella – è unico nel suo modo di giocare e di scendere in campo”.