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Primo giorno in azzurro per Alberto Gilardino che ha fatto conoscenza con tutto l'ambiente empolese. Nel primo pomeriggio la presentazione alla stampa. L'attaccante ha espresso la sua felicità per questa nuova avventura. "L'Empoli è stato bravo a chiamarmi subito non appena ho rescisso con il Palermo e a darmi una possibilità ancora importante. Io ci ho pensato pochissimo anche perché esaudisco il mio desiderio di tornare in Toscana in una società che negli ultimi anni ha lavorato benissimo a livello di organizzazione e a livello di struttura. Sono sempre stato colpito da come ha lavorato l'Empoli e questo ha pesato sulla mia scelta". Il centravanti si è detto pronto alla nuova sfida in magli azzurra: "Negli ultimi anni ho lottato più per salvarmi che per vincere scudetti. La prima cosa che un giocatore deve avere è mettersi a disposizione del gruppo e della squadra. Basta vedere quello che siamo riusciti a fare con il Palermo a sette otto giornate dalla fine, quando sembravamo ormai morti. Quest'anno, come ha già detto Carli, sarà un'impresa riuscire a portare a casa la terza salvezza consecutiva". Gilardino allontana subito ogni possibile dualismo con Maccarone: "Con Massimo ho già giocato a Parma tanti anni fa e so quanto è forte. Ritrovarlo è un vero piacere, in questi anni ha fatto benissimo, è il capitano di questa squadra, quindi più giocatori forti ci sono e meglio è per l'Empoli". Il bomber afferma che rientrare in Toscana è stata una cosa molto positiva, ma che la scelta è stata dettata dal volere dei dirigenti dell'Empoli che sono stati i primi a credere in questa operazione e come ho detto prima, quando non c'era più possibilità di rimanere a Palermo, loro sono stati molto bravi a chiamarmi e a propormi questa scelta e io non ci ho pensato più di tanto. Sono felice anche di ritrovare Pasqual che è un ottimo giocatore, un grande professionista e anche un amico e sono sicuro che sarà un valore aggiunto per questo Empoli". "Ora – ha aggiunto Gilardino – ho solo voglia di partire per il ritiro, di conoscere i compagni e di mettermi al servizio della squadra per centrare questa salvezza. Ho voglia di lavorare mi sento bene e voglio dimostrare il mio lavoro. Mi chiedete se penso ai duecento gol in serie A? Certo penso sia normale, ma credo che solo pensando alla squadra e al gruppo si esaltano le capacità dei singoli. L'Empoli lo scorso anno l'ho visto, soprattutto nel girone di andata è andato a giocarsi tutte le partite a viso aperto, con un calcio molto offensivo, con la difesa alta. Un tipo di calcio che mi piace molto e sono affascinato da Martusciello che è all'esordio e avrà sicuramente una grande carica per fare bene".