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“Adesso serve la continuità. E il derby contro il Pisa sarà un banco di prova importante” – parole del presidente azzurro Fabrizio Corsi che ha parlato questa mattina al Corriere dello Sport Stadio in vista del derby di domani sera con il Pisa.

“Dopo il tris di vittorie a fila degli ultimi 10 giorni di settembre – dice il presidente azzurro -, in 15 partite siamo riusciti a portare a casa i 3 punti solo una volta (contro l’Ascoli, a dicembre, ndc). Abbiamo iniziato ad invertire il trend, ma adesso servirà vivere quest’ultimo terzo di stagione da protagonisti. E tutto, inevitabilmente, passa dalla gara di domani, dove non dovremo sbagliare l’interpretazione, anche se Marino, da questo punto di vista, ha saputo essere fin da subito molto pragmatico. Cosa mi ha colpito di Marino? La grande serenità che è riuscito a trasmettere al gruppo, come una ventata. Il mercato ha rafforzato indubbiamente la rosa, che già aveva valori importanti, eppure si è respirato qualcosa di diverso in pochi istanti. Anche adesso siamo tutti concentrati a lavorare, le parole le abbiamo messe da parte, perché solo il campo, adesso, può dare il conforto necessario. La nostra è una corsa ad ostacoli: non vogliamo più sbagliare nulla”».

“Il Pisa? – prosegue Corsi – È una squadra molto compatta, che ha dimostrato il proprio valore tecnico e agonistico. Con individualità che contano e un collettivo che sa bene come mettere in difficoltà l’avversario. Ma noi abbiamo voltato pagina, siamo motivati. Parlo dei nuovi arrivati e di quelli che sono rimasti. Veniamo da tre mesi di difficoltà e, forse, non ci eravamo nemmeno abituati. A gennaio, col mercato, abbiamo attuato una vera e propria rivoluzione, andando a cedere quei profili che non rientravano più nel nostro progetto, e scegliendone altrettanti di più funzionali. Il Pisa, dal canto suo, è in serie positiva da diversi turni (l’ultimo stop è stato contro l’Ascoli, il 26 dicembre scorso, ndc): questo è indice di compattezza, anche se nel parziale di cinque gare c’è stato solo un successo Che derby mi aspetto? All’insegna della correttezza, anche sugli spalti. Il successo, in pieno recupero dell’Empoli all’andata, adesso non conta. So che da Pisa arriveranno a centinaia: mi auguro che questa sia l’occasione anche per mostrare il nostro spirito d’accoglienza. Se mi chiedete di tornare indietro nel tempo e scegliere una gara, voglio rispolverare quelle con Anconetani alla presidenza del Pisa. Se Giorgio Barbana ci castigò in casa, Marco Ciulli, che era arrivato all’Empoli dal Lanciotto di Campi Bisenzio segnò il gol partita all’Arena Garibaldi. Sono frammenti di memoria, questi, e il passato non conta: la storia va scritta adesso”

“Mi sono assunto tutte le responsabilità perché addossare ad altri le colpe sarebbe un palliativo – ha concluso il presidente azzurro -. Ho toccato con mano gli errori, perché solo così si può reagire e fare tesoro di quanto accaduto. Sono mortificato, ma al tempo stesso ringrazio i tanti tifosi che di fronte a questo mio sentimento hanno voluto incoraggiarmi ed esprimere la loro voglia di lottare insieme a me. Tutti uniti nel nome dell’Empoli. La classifica? Adesso dobbiamo allontanarci il più possibile dalle zone calde, cancellando quei pensieri negativi che pure ci sono stati. La nostra è una classifica deficitaria, anche alla luce della storia del club. L’impegno deve essere di restituire il sorriso alla nostra gente, puntando sempre più in alto. Vinciamo e poi facciamo i conti a fine stagione”