“Finire la stagione alla grande”. È l’obiettivo fissato dalla presidentessa dell’Empoli Femminile, Rebecca Corsi, dopo la storica vittoria delle azzurre con la Juventus in campionato e prima ancora il raggiungimento della semifinale di Coppa Italia. La presidentessa ha rilasciato queste dichiarazioni al sito Tutto Calcio Femminile.
Prima le persone “Ho una squadra speciale, un gruppo di persone che ho scelto, una dopo l’altra, non fermandomi solo all’aspetto calcistico. Noi a Empoli guardiamo prima la persona e dopo l’atleta. Questo gruppo ha vissuto in questa stagione un momento di difficoltà. Ci può stare. Noi donne a volte ci complichiamo la vita da sole. Però ora abbiamo cambiato passo. Abbiamo la fame che serve. E i valori della rosa sono oggettivi. Non a caso abbiamo eliminato la Fiorentina conquistando la semifinale di Coppa Italia e ora abbiamo battuto la Juventus che non perdeva in campionato da tre anni. Certo, tutto ci ha girato bene contro le bianconere. Non batti la Juve se non ti inventi un pomeriggio speciale. Ma non batti la Juve se non hai dei valori importanti. Spero che questo gruppo ora si sia totalmente convinto delle proprie potenzialità”.
Pazienza e lavoro “Certo, ho una squadra giovane. La nostra età media è 22-23 anni. Guardavo quella della Juve e loro hanno un’età media di 28-29 anni. Con le giovani ci vuole pazienza. E noi ne abbiamo. Però dobbiamo evitare di essere discontinue”.
Fiducia e fame “La classifica – afferma la presidentessa Rebecca Corsi – è delicata. Il Napoli ha vinto. Noi siamo sempre in una posizione a rischio nonostante i tre punti conquistati contro la Juve. Però spero che la squadra abbia trovato la fiducia che serve. E la fame c’é ed è tanta. Il campionato è sempre più impegnativo. Il prossimo anno ci saranno solo dieci formazioni in Serie A. La selezione è micidiale”.
Punto di partenza “Il nostro allenatore, Fabio Ulderici, è una persona speciale. Mi piace come lavora. Mi piace per come interagisce con la società e con il gruppo. La vittoria contro la Juve deve essere un punto di partenza. Le mie ragazze sono brave. Capelletti ha parato tutto, in mezzo al campo abbiamo delle grandi calciatrici a cominciare dal capitano Prugna. In attacco Bragonzi ha avuto qualche problemino fisico, l’olandese Dompig sta crescendo di partita in partita. Questo è l’Empoli. Il mio Empoli che ho costruito cercando di creare un qualcosa che sia in sintonia con lo stile della nostra società. Penso che il progetto femminile abbia dato lustro all’Empoli Calcio anche se il passaggio al professionismo dovrà essere valutato con attenzione. Si parla di spese che potrebbero essere difficili da sostenere”.
Il premio “Non abbiamo avuto tanto tempo per festeggiare anche perché chi non aveva giocato era in campo ad allenarsi. Però darò alla squadra un piccolo premio per l’impresa contro la Juve. Se lo meritano, ci hanno fatto emozionare. Questi sono risultati che danno prestigio a tutto il nostro lavoro”.
Obiettivo salvezza “Cosa chiedo al mio Empoli? Siamo una squadra giovane e allora mi piacerebbe vedere in campo un pò più di incoscienza. Una sana incoscienza. E ricordiamoci degli schiaffi che abbiamo preso in campionato. Cerchiamo di finire la stagione alla grande”.