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Ho tanta voglia di giocare: l'Empoli mi ha mostrato grande voglia di portarmi qui e alla fine sono convinto di aver fatto la scelta giusta. Queste le prime parole di Omar El Kaddouri, ultimo importante acquisto della società azzurra. Il centrocampista ha firmato nell'ultimo giorno di mercato ed è già a disposizione del tecnico Martusciello. Nell'ultimo anno e mezzo a Napoli sono stato poco considerato e ho visto pochissimo il campo – ha dichiarato il nuovo numero 10 azzurro – Il mio ruolo è quello di trequartista, anche se negli ultimi anni ci ho giocato solo un anno a Brescia. Ora sono arrivato qui, con tanta voglia di fare e di riprendermi il terreno perso". "Quando è venuto fuori l'interessamento dell'Empoli – ha proseguito El Kaddouri – ho subito chiesto informazioni a Tonelli e a Valdifiori e mi hanno confermato che questa è una piazza splendida e che lo spogliatoio è davvero come una famiglia. E, sebbene sia arrivato solo ieri, l'impressione è proprio quella. Fra le altre cose anche la presenza di Pietro Accardi e quella di Marco Zambelli mi hanno fatto propendere per Empoli. Quando ho chiamato Marco e lui mi ha detto che qui si sta da Dio, non ho avuto più un dubbio. Ora sta a me ridare qualcosa a questa società dopo che hanno creduto in me. Ho scelto Empoli anche perché lavorando in maniera simile al Napoli ho la possibilità di integrarmi il prima possibile e potermi rendere utile all'allenatore". "Ero in coppa d'Africa – ha poi detto il marocchino – ed era difficile anche parlarsi per telefono. Quando sono arrivato a Milano ed ho incontrato i dirigenti azzurri ci ho messo un attimo a capire che era giusto accettare la loro proposta. Come ho già detto, ho grande voglia visto che con il Napoli in questa stagione ho giocato solo quaranta minuti. Ma del passato non voglio parlare, ora ho testa solo alla maglia azzurra: avevo bisogno di una piazza che mi potesse dare fiducia e Empoli ha tutte le caratteristiche per permettere ad un giocatore di esprimersi al meglio". "Ho scelto la dieci – ha concluso El Kaddouri – perché era libera, è un numero che mi piace, ma soprattutto per dimostrare che non mi tiro indietro di fronte alle responsabilità e che ho voglia di tornare a giocare per dimostrare il mio valore".