Il Direttore Sportivo dell’Empoli FC Femminile, Domenico Aurelio, traccia un bilancio della stagione appena conclusa ed esprime le sue considerazioni sul futuro.
Direttore Aurelio, come valuta i risultati raggiunti dalla squadra nella stagione appena conclusa?
La stagione è stata molto buona, nonostante la giovane età del gruppo: la squadra ha superato molte difficoltà, soprattutto extra calcistiche. Il sesto posto è il risultato del duro lavoro di un gruppo coeso. Mi preme anche sottolineare che quest’anno molte nostre calciatrici hanno esordito in Serie A e 5/6 ragazze sono state convocate in Nazionale Maggiore.
Quanto è stato importante il lavoro dello staff nel percorso della squadra?
Il lavoro dello staff è stato fondamentale. I risultati sportivi sono frutto del lavoro delle calciatrici, ma anche del supporto di un valido staff composto da professionisti che si sono impegnati duramente, tutti i giorni, da 11 mesi a questa parte.
In questa stagione siamo stati obbligati ad affrontare il Covid. Quali difficoltà ha dovuto vivere la squadra a causa della pandemia?
La squadra ha vissuto le stesse difficoltà che hanno vissuto milioni di italiani. Noi siamo fortunati, perché l’Empoli FC ci ha permesso di svolgere la nostra attività, mettendo a nostra disposizione tutto il necessario per essere sempre in piena sicurezza.
Tra le conseguenze della diffusione del virus, c’è stata la chiusura degli impianti al pubblico. Quanto ha pesato la mancanza di spettatori durante la stagione?
Indubbiamente il pubblico ci avrebbe aiutato nei momenti di difficoltà e avrebbe condiviso con noi le gioie di questo bel campionato. Spero che la tribuna possa tornare presto piena e ringrazio i nostri sostenitori perché durante le partite, anche se fuori dal centro sportivo, hanno sempre fatto sentire il proprio calore.
Un mese prima della fine della stagione, è stato esonerato l’allenatore della Prima Squadra, Alessandro Spugna. Quali motivazioni sono state alla base della scelta e come hanno reagito le calciatrici e lo staff?
In tutte le cose c’è sempre un limite e bisogna avere l’intelligenza di non superarlo! Quel giorno è stato un fulmine a ciel sereno per tutti: calciatrici, staff e tifosi. Tuttavia era una decisione da prendere in quelle modalità e con quelle tempistiche. Voglio anche aggiungere che la scelta di Fabio Ulderici come nuovo mister era già nella mia testa da tempo e l’esonero ha solo anticipato i tempi.
Il settore giovanile non ha potuto più giocare a causa del Covid, ma ha continuato ad allenarsi. La Primavera è stata l’unica categoria che ha concluso la sua stagione. Come valuta il lavoro del settore giovanile quest’anno?
Per una realtà come quella di Empoli, il settore giovanile è fondamentale. A livello femminile vogliamo adottare la stessa mentalità che ha reso il settore giovanile maschile un’eccellenza in Italia. Purtroppo quest’anno il Covid ha limitato molto le attività, ma spero che, a partire dell’anno prossimo, si possa tornare alla normalità. L’unica squadra che ha iniziato e concluso il proprio campionato, tra varie difficoltà, è stata la Primavera che ha disputato una buona stagione. Il nostro obiettivo principale non è quello di vincere i campionati, ma di preparare al meglio le giovani calciatrici per la nostra Prima Squadra.
Il professionismo nel calcio femminile si avvicina sempre di più. Qual è il suo punto di vista a riguardo?
Fin ad ora la Federazione non ci ha presentato un progetto dettagliato su come vuole affrontare il professionismo. Penso che il professionismo sia utile al movimento, ma alle giuste condizioni. Servono al più presto delle risposte (norme, piano dei ricavi, accordo collettivo, ecc) per permettere alle società di aver piena consapevolezza di cosa accadrà tra un anno.
Cosa possiamo dire sui progetti futuri dell’Empoli Femminile?
Abbiamo disputato un’ottima stagione e abbiamo messo in mostra tante giocatrici. Molti club corteggiano le nostre calciatrici e questo ci lusinga perché significa che abbiamo qualcosa che gli altri non hanno. Siamo una società solida con un progetto sportivo chiaro e non ci priviamo delle nostre calciatrici migliori se non alle nostre condizioni. Per la prossima stagione, vogliamo avere una squadra competitiva, sempre con ragazze giovani, italiane e con una proposta di gioco offensiva e divertente.
Jacopo Mancini