Terminata la carriera da calciatore, dopo 20 stagioni e oltre 500 gare, Domenico Maietta è il nuovo team manager azzurro.
“Essere qui con questo ruolo mi fa un effetto particolare – ha dichiarato -, ma prima o poi doveva capitare che il pallone si sgonfiasse anche per me. È arrivata questa opportunità, l’ho presa al volo e non posso che ringraziare l’Empoli di avermela data. Fino al 5 agosto ero con la squadra nello spogliatoio, ma adesso mi devo calare immediatamente in questa nuova veste: è successo tutto molto in fretta però mi è capitata una grande occasione e ho cercato di prenderla al volo. Il mio ruolo? Lavorerò al fianco del direttore sportivo Accardi, cercando di essere un tramite tra la squadra e la società, stando a stretto contatto sia coi ragazzi che col club. Sul mercato ne parleremo e ci confronteremo con presidente e direttore, e da parte mia cercherò di dare il mio supporto. Con Accardi siamo coetanei e ci conosciamo da 20 anni. C’è stima e amicizia, siamo costantemente in contatto e lavoriamo entrambi per il bene dell’Empoli e per far crescere questa società e questa squadra”.
“Ho vissuto venti anni di carriera – ha proseguito Maietta -, intensi, bellissimi, fatti per fortuna più di alti che di bassi. Sono tanti i ricordi che mi porto dentro. Dalle panchine con la Juve ai successi con l’Empoli, passando per Verona e Bologna dove ho ricordi indimenticabili. Mi porto dietro un bagaglio di oltre 500 partite che adesso dovrò sfruttare in questo nuovo ruolo. La decisione di smettere? È una scelta che avevo preso e comunicato a compagni e società già durante la stagione. Volevo smettere vincendo, questo sì, ma purtroppo non mi è riuscito. Poi, usciti dai playoff, sono tornato a casa per passare qualche giorno in famiglia ed è successo tutto”.
“Il nuovo Empoli – spiega ancora – sta nascendo sulla base di quello dello scorso anno, con la società che aveva fatto tanti investimenti importanti già da gennaio. Stiamo mettendo il mister nelle condizioni di fare quello che piace a lui, cercando di andare a costruire una squadra che abbia carattere e tanta voglia di fare bene, anche ripartendo dalla rabbia arrivata dalla scorsa stagione, dove abbiamo comunque raggiunto i playoff nonostante non le tante difficoltà. E questo la dice lunga sui valori che c’erano e che ancora ci sono in questa squadra. Il nuovo Maietta? Non so chi potrebbe essere ma questo gruppo ha più leader, partendo dai ragazzi più esperti e che stanno creando un bel gruppo. Ognuno ha il suo carattere e la sua sensibilità, ma ognuno può essere e sarà sicuramente importante”.
“Dare il massimo è un obbligo vista la fiducia che mi è stata accordata – ha concluso Maietta – e gliene sarò eternamente grato. Quando mi è arrivata la proposta non avevo ancora deciso che strada prendere, ma quando mi hanno offerto questa possibilità ho accettato all’istante. È un bel modo di cominciare, il migliore, per di più a Empoli, dove sto benissimo. Adoro vivere qui, la mia famiglia sta benissimo qui, abbiamo apprezzato tutto, sia a livello societario che sociale. È una città speciale, la gente è speciale e poter essere rimasto a lavorare qui per me è fonte di grande orgoglio”.