Domenica 1° marzo 1987 è in programma la ventesima giornata del campionato di serie A 1986 – '87 e l'Empoli riceve il Torino. Gli azzurri di Salvemini vantano un margine di due lunghezze di vantaggio su Brescia, Atalanta ed Ascoli, il trio immediatamente precedente il fanalino di coda Udinese, che, partita con nove punti di penalizzazione per lo scandalo del totonero del 1986, sembra ormai spacciata. In un torneo in cui la vittoria vale due punti e retrocedono in B le ultime tre in classifica, i toscani non possono ancora dirsi fuori pericolo, ma di certo iniziano a credere nella possibilità che il 1987 '88 sia registrato negli almanacchi come il secondo massimo campionato della storia empolese. Bisogna, però, dopo una sconfitta ed un pareggio con zero reti all'attivo, tornare a vincere ed a segnare. Anche il Torino di Radice – ottavo in graduatoria ed apparentemente senza aver più nulla da chiedere al torneo – insegue la vittoria dopo due giornate in cui ha conquistato soltanto un punto. Dopodiché, testa al mercoledì di Coppa UEFA dove, nell'andata degli ottavi di finale, al Comunale arriveranno gli austriaci dello Swarovski Tirol, squadra di Innsbruck. Non a caso, numerosi i giornalisti austriaci presenti al Castellani, alcuni dei quali della TV nazionale, impegnati a documentare la partita da trasmettere nel corso del pomeriggio del giorno dopo nell'ambito di un ampio servizio dedicato alla presentazione dell'avversaria dello Swarovski Tirol in UEFA. Salvemini schiera Drago, Vertova, Gelain, Della Scala, Lucci, Brambati, Cotroneo, Urbano, Ekstrom, Della Monica e Baiano. Radice, invece, si affida a Lorieri, Ezio Rossi, Francini, Cravero, Junior, Ferri I, Beruatto, Sabato, Kieft, Dossena e Comi. In una giornata primaverile – sotto gli occhi dei "piccoli tori" della primavera, tra cui Fuser e Lentini, giunti alla vigilia della finale contro la Fiorentina al torneo di Viareggio – oltre che di alcuni allenatori come Agroppi, Burgnich e Chiappella, il grande Toro sembra mostrarsi particolarmente a disagio nell'arena empolese. E, dopo appena cinque minuti, viene subito infilzato: splendido lancio di Della Monica sulla destra per Urbano, corsa fin sul fondo e cross meraviglioso per la testa di Baiano, che schiaccia sul primo palo, beffando Lorieri. Secondo goal in serie A per il diciannovenne napoletano, che fa ben sperare visti i precedenti in campionato, dato che, quando i toscani in casa sono passati in vantaggio, solo la Roma è riuscita a rimontare ed a ribaltare il risultato. Tale legge pare trovare riscontro dopo altri dieci minuti, quando, su angolo di Della Monica, Urbano sale in mansarda, inzuccando sul palo più lontano il raddoppio azzurro Quarta marcatura in maglia azzurra per Urbano (sarà anche l'ultima con la casacca toscana), la prima in A (sarà anche l'unica della sua carriera), tutte di testa, a testimonianza delle notevoli capacità di elevazione per un giocatore di 174 centimetri. Piccolo record anche per la squadra di Salvemini, che fino a quel momento mai era riuscita a segnare più di un goal in una partita. Il pubblico di casa esulta, mentre i supporter granata sembrano alzare bandiera bianca, dopo aver visto solo un tiro di Cravero dal limite dell'area, parato da Drago senza particolari problemi. Gli uomini di Radice potrebbero capitolare al 33', tenuti in piedi da Lorieri, bravissimo a volare sulla sua sinistra per deviare una sventola dalla distanza da Della Monica. Poco dopo, però, sussulto d'orgoglio di Kieft, che di testa costringe Drago al miracolo, calciando poi sulla traversa sulla ribattuta del portiere empolese. Dopo il riposo, è sempre e solo Empoli, che, quando riparte in contropiede, travolge costantemente il Torino, specie sulla fascia destra, da dove spiovono in area un paio di palle invitantissime, non sfruttate a dovere prima da Baiano poi da Ekstrom. Proprio il centravanti svedese azzurro, insieme al talentuoso Della Monica, è uno dei più attivi, peccato si riveli poco concreto, complice anche la marcatura serrata di Francini, il migliore del Toro. A proposito di marcature, asfissianti quelle di Gelain e Cotroneo, rispettivamente su Junior e Dossena, le principali fonti del gioco granata, letteralmente prosciugate. Così, la squadra di Radice evapora e neanche con il terzo attaccante, Pietro Mariani, al rientro dopo cinque mesi di assenza per un grave infortunio, mandato in campo negli ultimi venti minuti al posto di Beruatto, riesce a minacciare Drago. Anzi, è Carboni che sfiora il terzo goal per l'Empoli, fermato con le cattive da Ferri, dopo aver sostituito all'82' Baiano. Che esce dal campo dopo aver protestato per un rigore negatogli dall'arbitro Pieri a seguito di un fallo subito da Sabato e per un goal non convalidatogli a detta di un fallo di Della Monica a Ferri, apparso inesistente. Questo per dirla tutta sul dominio toscano e la pochezza torinista di giornata. L'epilogo del campionato del presente ci ha spinto a tornare indietro di oltre trent'anni per farvi rivivere questa bella vittoria dell'Empoli sul Toro. Così come, in occasione dell'esordio al Castellani contro il Chievo lo scorso agosto, discorremmo di un più recente successo azzurro contro i clivensi, datato aprile 2003. L'alfa e l'omega di "Corsi e… Ricorsi" racchiudono un viaggio amarcordiano che ha riportato alla luce alcuni frammenti della storia dell'Empoli, raccontandovi settimanalmente partite, aneddoti e curiosità più o meno liete e conosciute. Personalmente, sono davvero molto felice di aver "accompagnato" gli azzurri in questo campionato conclusosi così positivamente. Desidero ringraziare, innanzitutto, la società, ed in particolare l'ufficio stampa, per la fiducia accordatami e la "libertà di azione" concessami nella ricerca delle fonti e nella cronaca delle testimonianze. E poi, naturalmente, tutti voi che ci avete seguito, numerosissimi ed affettuosissimi, soprattutto quelli che hanno costantemente manifestato il loro apprezzamento per la rubrica, andando addirittura a "sfondare", in talune circostanze, il tasto "Like" su Facebook. Da parte mia, sin d'ora, vi porgo gli auguri di buone vacanze, da trascorrere in serenità insieme ai vostri affetti più cari. Con la speranza di ritingere presto di azzurro i vostri "Corsi e… Ricorsi"..! Federico Ferretti