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Sabato 17 ottobre 1998, dopo una settimana di sosta dedicata alle Nazionali, il campionato di serie A 1998 – '99 riprende con la quinta giornata ed al "Castellani" è in programma Empoli – Bologna. Si anticipa al sabato, stante l'impegno dei rossoblu nei sedicesimi di finale di Coppa UEFA del martedì successivo, in casa contro lo Slavia Praga. Per entrambe le squadre, un inizio di torneo alquanto difficile, ancora senza vittorie, e classifica già preoccupante: penultimo posto, con appena due punti conquistati. Soprattutto gli azzurri hanno pagato un calendario non certo favorevole, che, nei primi tre turni, gli ha parato di fronte Fiorentina, Roma ed Inter, tre delle "sette sorelle" che si battono per lo Scudetto. Tanto i toscani quanto gli emiliani subiscono discretamente, ma, soprattutto, segnano pochissimo, occupando, rispettivamente, con due ed una rete all'attivo, la casella del terzo e del secondo peggior attacco della serie A. Sandreani, allenatore degli azzurri, nella speranza che l'imminente arrivo di Zalayeta dalla Juve raddrizzi ed irrobustisca la stortignaccola prima linea dei suoi, lamenta l'assenza del portiere titolare Sereni, che deve scontare l'ultima delle due giornate di squalifica inflittagli per il rosso contro l'Inter, e propone un 3-4-3 con Mazzi in porta, Fusco, Baldini e Bianconi in difesa, Lucenti, Pane, Bisoli e Tonetto a centrocampo, Carparelli, Artico e Bonomi in attacco. Mazzone, tecnico rossoblu, deve fare i conti con numerose defezioni, oltre a dosare le forze in vista dell'insidioso infrasettimanale europeo. La scelta ricade su un classico 4-4-2 con Antonioli tra i pali, Paramatti, Bia, Mangone e Tarantino nel pacchetto arretrato, Binotto, Ingesson, Marocchi e Nervo in mediana, Andersson e Signori di punta. Partita sin da subito non spettacolare sul piano tecnico, ma avvincente in quanto a duelli individuali. Il Bologna si fa preferire sulla manovra, ma l'Empoli risponde con grinta e puntiglio in ogni zona del campo. Così, le sfide nel cuore del rettangolo verde tra Pane e Marocchi, Bisoli ed Ingesson e Tonetto e Binotto si susseguono senza sentenziare né vinti, né vincitori. Leggera prevalenza azzurra, invece, sulla fascia destra, grazie alla corsa ed alla buona intesa tra Lucenti e Carparelli. Dopo un colpo di testa di Ingesson, che sfiora il palo, al 21' Signori rievoca i bei tempi che furono in quel di Foggia e Roma – sponda Lazio – con una spettacolare rovesciata, parata da Mazzi. Pregevoli anche un paio di assist, non raccolti da Andersson, recuperato in extremis da Mazzone ed ancora a corto di fiato. Quindi, è Bia a pasticciare solo davanti a Mazzi. Poi, alla fine del primo tempo, al terzo suggerimento invitante di Signori, Baldini finisce per l'unica volta nel match giù dalla "Torre Svedese", che colpisce la traversa e vede la palla accarezzare la linea bianca. Al di là secondo il guardalinee, che addirittura corre con la bandierina verso il centrocampo, ma non per l'arbitro Tombolini che, evidentemente abbagliato dal flash back del "caso Bianconi" in Empoli – Juventus di sei mesi prima, preferisce non prendersi alcuna responsabilità sulla questione, fischiando, salomonicamente, una presunta spinta della punta felsinea ai danni di Bisoli. Anche nella ripresa, l'Empoli spinge con maggiore insistenza sulla corsia di destra, dove Carparelli e Lucenti continuano ad avere spesso la meglio su Nervo e Tarantino. Sfortunato, quest'ultimo, a procurarsi una distorsione al gomito, costretto, al 51', a lasciare il campo a Rinaldi, mettendo in apprensione Mazzone in chiave Slavia Praga. Lucenti ed Artico tentano di potenza, prima che il Bologna dia inizio a dieci minuti di assedio alla porta di Mazzi, sfiorata per due volte da Andersson, una da Signori ed addirittura scheggiata in uno dei suoi montanti da Cappioli, entrato al posto di Binotto al 56'. Ma, a conferma di un botta e risposta senza tregua, alla sfuriata felsinea non si fa attendere la pronta risposta azzurra con un apprezzabile slalom di Palumbo, sostituto di Artico dal 74', ed un provvidenziale recupero di Paramatti – di nuovo in campo per novanta minuti dopo 50 giorni di assenza, su Chiappara – ormai involatosi davanti ad Antonioli. Infine, nel recupero, Baldini, già ammonito, per la seconda volta in campionato si fa espellere per doppia ammonizione, proprio come accaduto contro l'Inter. Un risultato diverso dal pareggio avrebbe condannato eccessivamente ed ingiustamente una delle due squadre. Insomma, per dirla alla Mazzone "un pari che ce fa campà…!" Federico Ferretti