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Domenica 6 settembre 2009 il calendario fissa la prima sosta di stagione della serie A per lasciare spazio alle partite delle nazionali valide per la qualificazione ai Mondiali di Sud Africa 2010. Il campionato cadetto 2009 – '10, dunque, ritorna protagonista, come un tempo, l'ultimo giorno della settimana, con la terza giornata che vede l'Empoli affrontare il Crotone sul proprio campo. Qual è il vero azzurro? Quello scintillante dell'esordio vincente al Castellani contro il Piacenza per 2 – 0 oppure quello sbiadito e sporcato dalle tre pallonate granata di Torino? Perplessità, quelle di chi sostiene che i toscani non abbiano qualità sufficiente per ritagliarsi un ruolo da protagonista nel torneo, aumentate sei giorni prima, ultimo dì del calcio mercato, "dolorosamente" conclusosi con due cessioni eccellenti, ovvero quelle del difensore Piccolo al Chievo e dell'attaccante Pozzi alla Sampdoria. Campilongo, neo tecnico arrivato in estate, si tiene, comunque, stretto chi è rimasto e pensa solo a regalare al suo pubblico la seconda vittoria in casa, dando fiducia a Bassi in porta, Vinci, Kokozka, Cupi e Tosto in difesa, Marianini, Musacci e Valdifiori a centrocampo, Vannucchi trequartista dietro alle punte Saudati ed Eder. Il Crotone, neopromosso in B, dopo aver perso all'esordio 2 – 0 in trasferta contro il Sassuolo, ha pareggiato 0 – 0 in casa contro il Brescia. I calabresi hanno, però, in realtà ben figurato, raccogliendo meno di quanto seminato. In risposta al rombo di Campilongo, Lerda disegna un 4-2-3-1 con Farelli (sostituto dell'infortunato Concetti) tra i pali, Galeoto, Legati, Abruzzese e Grillo nelle retrovie, De Martino e Galardo mediani, Cutolo, Daud e Petrilli incursori a sostegno dell'unica punta Bonvissuto. Sotto gli occhi di Collina, designatore arbitrale, le frecce azzurre aumentano progressivamente di velocità sui binari esterni, divenendo spesso imprendibili per gli avversari a partire dal 20', quando, su un traversone dalla sinistra di Tosto, Marianini si inserisce perfettamente in area di rigore e scheggia di testa la traversa, sovrastando Grillo. Legno che si conferma amico degli uomini di Lerda quattro minuti dopo, facendo da scudo alla deliziosa punizione dal limite dell'area di Vannucchi, a Farelli battuto. Altra fascia, la destra, altra occasione azzurra: Marianini al centro per Saudati, inzuccata sul primo palo e grande risposta di Farelli. Ma, al 28', su angolo dalla destra, Marianini fa da torre per Saudati che, sempre di testa, rende vana l'opposizione in due tempi di Farelli, che non riesce ad allontanare la sfera dalla sua porta, subendo l'1 – 0. I rosso blu emergono da un primo tempo passato quasi esclusivamente a difendersi solo sul finale, quando Cutolo ha la meglio fisicamente ed in velocità su Cupi, ma trova Bassi pronto sul proprio palo di competenza e Bonvissuto stoppato nel tentativo di tap in. Dopo l'intervallo, gli Squali provano a destarsi dal torpore dei primi 45 minuti ed a far male all'Empoli, che resiste per un doppio miracolo in serie di Bassi, superbo su Bonvissuto e Petrilli. Campilongo vede accendersi pericolosamente la spia della riserva e, al 10', toglie Musacci, mediano davanti alla difesa, per inserire Antonazzo, che va sull'esterno. Si passa, pertanto, al 4-4-2 classico, per sfruttare ancor di più le corsie laterali. Lerda chiede, invece ai suoi di allargare il gioco e, al 20', un'invenzione dai 25 metri di Cutolo, sbarcato in Calabria a poche ore dalla chiusura del mercato, in prestito dal Perugia, ammutolisce il Castellani, invitando pure il portiere azzurro a riflettere sul proprio piazzamento. Un esordio, quello di Cutolo, che potrebbe divenire addirittura epico sul piano personale, mancando la zampata per deviare sotto porta un diagonale dalla destra di Petrilli. Intanto, pochi istanti prima, il giovane Fabbrini, entrato al 20' al posto di Vannucchi, su sponda dalla destra di Eder, manca di pochissimo il bersaglio, calciando da ottima posizione. Qualcuno, vedendo la difesa empolese scricchiolare, sembra rimpiangere la cessione di Piccolo, ma, a dieci minuti dal termine, proprio la contropartita nell'ambito dello scambio di prestiti con diritto di riscatto con il Chievo, ovvero Antonazzo, timbra il tiro della domenica, che si infila all'angolino basso di destra senza che Farelli, probabilmente coperto, riesca a tentare la parata. Quale sia il suo vero ruolo, terzino destro, esterno di centrocampo o difensore centrale non sembra ancora chiaro ai più e l'alone di mistero che circonda Antonazzo sembra addirittura infittirsi, considerato pure il numero nove sulle spalle e la maschera protettiva sul volto in seguito ad un infortunio al setto nasale. Chiaro, invece, come il Crotone sia costretto a sbilanciarsi ed a concedere spazi a dir poco invitanti per le ripartenze azzurre. Farelli fa bella figura con i pugni su un siluro di Eder dal limite dell'area, ma poi deve arrendersi ad un'altra prodezza, stavolta di Coralli, sostituto di Saudati dal 26', che, di destro al volo, fa impazzire il Castellani. Soddisfazione doppia per il Cobra, tornato velenoso dopo soli 26 minuti giocati il precedente campionato, a causa di un grave infortunio. Il 3 – 1 finale esalta la velocità e la tecnica dell'Empoli, apparso destinato ad un campionato di vertice, seppur con la conditio sine qua non della tenuta difensiva. La freccia azzurra verso le zone nobili della graduatoria sembra essere partita. Benvenuti a bordo..! Federico Ferretti