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Sabato 17 maggio 2003 è in programma la 33°giornata del campionato di serie A 2002 – '03 e l'Empoli gioca la sua ultima trasferta di stagione contro il Torino. Gli azzurri di Silvio Baldini sono a cinque punti dal quart'ultimo posto e, per essere sicuri di rimanere nel massimo campionato anche l'anno successivo, devono conquistare almeno un risultato positivo tra la partita contro i granata e l'ultima uscita al Castellani contro il Parma, tenendo, comunque, occhi ed orecchie ben aperti alle notizie provenienti dagli altri stadi. Tuttavia, tornare in Toscana a mani vuote sembrerebbe davvero improbabile, stante un Toro che definire agonizzante è poco, sprofondato in B già da due turni, autore di appena un punto nelle ultime sei gare e costretto alle restanti cinque "corride" interne lontano dal "Delle Alpi". A fine febbraio, infatti, il fitto lancio di oggetti in campo ed il tentativo di invasione da parte di alcuni tifosi granata, inviperiti per lo 0 – 3 contro il Milan, ha indotto la FIGC a considerare la sommossa degna di cinque giornate di squalifica. Così, la gara contro l'Empoli si gioca allo stadio "Giglio" di Reggio Emilia, dove palpitano circa un migliaio di cuori azzurri, speranzosi di poter festeggiare la salvezza in anticipo di 90 minuti sulla tabella di marcia. L'ideale per la società, ai fini della programmazione futura, in vista dell'incontro del martedì successivo con Baldini per discutere l'eventuale rinnovo del suo contratto, in scadenza nel 2005. Intanto, gli empolesi si sono già schierati: Baldini non si tocca! L'allenatore di Massa, la cui squadra viene da una incoraggiante sfida di cinque risultati utili consecutivi (due vittorie e tre pareggi), non rinnega il suo 4-2-3-1 e sceglie Berti in porta, Belleri, Cribari, Pratali e Buscè in difesa, Grella e Giampieretti mediani bassi, Rocchi, Cappellini e Di Natale sulla tre quarti, Tavano unica punta. Sul fronte piemontese, l'unica certezza, oltre alla retrocessione tra i cadetti, è quella di provare ad evitare l'umiliazione dell'ultimo posto. Sul futuro dei giocatori e della società si rincorrono voci incontrollate, con il patron Cimminelli disposto a farsi da parte (anche su invito, non proprio "oxfordiano", dei supporter granata), ma non di certo a svendere. Ferri, quarto allenatore di stagione dopo le "disgrazie" a cui sono andati incontro Camolese, Zaccarelli ed Ulivieri, opta per un 3-5-2 con Sorrentino tra i pali, scortato da Galante, Mezzano e Mantovani, centrocampo folto costituito da Vanin, De Ascentis, Vergassola, Conticchio e Castellini, Ferrante ed Osmanovski in prima linea. Una traversa clamorosa di Belleri dopo pochi istanti ed un netto fallo di Mezzano su Rocchi in area, su cui l'arbitro Pellegrino sorvola, ravvivano un primo tempo giocato a viso aperto, ma a ritmi di certo non trascendentali. Tuttavia, le motivazioni fanno la differenza, specie nelle ultime uscite di stagione, e l'Empoli è bravo a dimostrare concretamente l'assunto dopo 22 minuti della ripresa, quando Di Natale raccoglie un suggerimento di Buscè e, aiutato dal palo, segna il 13° sigillo personale, nonostante i diversi infortuni che lo hanno tormentato nell'arco del 2002 – '03. E la persecuzione dell'infermeria nei confronti di Totò si conferma, purtroppo, anche stavolta, a margine di un'esultanza un po' troppo esuberante, che gli costa un guaio al ginocchio e l'uscita dal rettangolo verde a favore di Vannucchi. Che viene poi graziato da Pellegrino, che non fischia il rigore per un netto braccio sulla linea a fermare il colpo di testa di Ferrante. Il tutto al 34', pochi secondi prima che lo stesso Ferrante riesca a crossare di prepotenza per Donati (appena entrato al posto di Mezzano) che, dimenticato dalla retroguardia azzurra, infila senza difficoltà Berti. E, materializzatosi l'1 – 1 del "Giglio", giusto il tempo dei doverosi calcoli matematici di rito, ecco la notizia con la "N" maiuscola: salvezza certa, con una giornata di anticipo, stante la classifica avulsa favorevole rispetto alle concorrenti Reggina ed Atalanta. "Resta con noi, Silvio Baldini!" cantano in coro i tifosi empolesi, mentre assistono allo striptease dei giocatori sotto il loro settore. Negli spogliatoi, il tecnico azzurro conferma tutto il suo entusiasmo a continuare la sua esperienza ad Empoli, lasciando intendere, però, che lo imitino pure i calciatori maggiormente appetititi dai grandi club. Su tutti, ovviamente, Di Natale, la cui maglia azzurra è divenuta ancor più intensa, dopo le due convocazioni in Nazionale ad opera di Trapattoni. La società, intanto, decide di improvvisare una piccola festa già quella sera, quando, intorno alle 21.00, le porte del Castellani si spalancano per ringraziare Baldini e co per la terza salvezza in serie A della storia dell'Empoli. Sono in molti ad accorrere, con la speranza che la passerella dell'ultima di campionato contro il Parma sia, per molti, un arrivederci e non un addio! Federico Ferretti