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Domenica 19 gennaio 1992 è in programma la 17° giornata del campionato di serie C1, girone A, 1991 – '92 e l'Empoli va a far visita al Carpi. Si chiude un girone di andata splendido per gli azzurri, secondi in classifica a due punti dalla capolista Spal, oltre che in un ottimo momento di forma: la squadra di Guidolin, infatti, è imbattuta da quattro giornate (due vittorie e due pareggi) e non subisce goal da tre turni. Il tecnico veneto, appassionatissimo di ciclismo, vuole, dunque, continuare la scalata verso la vetta della classifica, ma, nonostante la penultima posizione in graduatoria del Carpi, virtualmente in C2, la strada sembra tutt'altro che spianata in Emilia. Tra l'altro, l'unica vittoria empolese in trasferta della stagione risale all'esordio nel torneo, conquistata, tra l'altro, non molto lontano da Carpi (4 – 0 a Lugo, contro la Baracca). I toscani scendono in campo con Calattini, Daniel, Fasce, Carli, Baldini, Pellegrini, Carboni, Spalletti, Musella, Perrotti e Castelli. Tomeazzi, tecnico bianco rosso, schiera, invece, Boschin, Papone, Zironi, Boron, Nannini, Paciscopi, Bertoldo, Galassi, Corrente, Aguzzoli e Vessella. Gli emiliani non hanno a disposizione i due centrali di difesa, Malaguti e Grossi, entrambi squalificati, mentre recuperano dopo ben 14 mesi di assenza il tornante Bertoldo, costretto ad una lunga inattività dalla frattura di tibia e perone. I bianco rossi cercano sin dal principio di fare la partita e tenere i ritmi alti, ma l'Empoli risponde colpo su colpo e, al 16', sfiora il vantaggio con Spalletti, che stacca di testa di poco alto su azione di calcio d'angolo. La partita si sviluppa prevalentemente su manovre piuttosto tattiche e dalle geometrie orizzontali, senza che gli attaccanti abbiano modo di mettersi in luce. Tuttavia, al 28', Carboni ha la palla giusta da poter calciare in porta, ma Boschin è attento, e, successivamente, Papone rimedia su Castelli. A dieci dall'intervallo, Baldini usa le maniere forti per fermare l'esuberanza di Bertoldo in area: per l'arbitro Tombolini, la cintura dello stopper azzurro è illecita, meritevole di essere sanzionata con la massima punizione. Dal dischetto, Aguzzoli è implacabile ed il Carpi va al riposo avanti 1 – 0. Guidolin lascia negli spogliatoi il centravanti Musella e lo sostituisce con Galante, un difensore. Una mossa curiosa, stante il risultato da dover ribaltare, ma la contro mossa che ne deriva si rivela ancor più sorprendente quanto astuta: Baldini attaccante aggiunto, specie sui calci da fermo. Un minuto appena e la dea bendata si scontra con il destino dell'Empoli: tiro di Perrotti, palo alla destra di Boschin, e Paciscopi, nel tentativo di allontanare la minaccia, infila la più classica delle autoreti. Altri cinque primi e l'audacia offensiva di Guidolin viene premiata: lancio al bacio di Perrotti per Castelli e magnifico sinistro direzionato nell'angolino più lontano, irraggiungibile per Boschin. Un uno – due che scatena la reazione furente del Carpi, pericolosissimo, intorno alla mezz'ora, in due circostanze con Corrente, che, prima in diagonale, poi con una conclusione aerea su cross di Aguzzoli – uno dei migliori della partita – costringe Calattini agli straordinari. Per gli azzurri si aprono invitanti praterie da percorrere a velocità supersonica in contropiede e Perrotti e Castelli mettono davvero paura a Boschin. Infine, al 39', Daniel rischia di restituire pan per focaccia al Carpi, ma “l'autopalo” salva risultato e giro di boa a ridosso della cresta dell'onda! Federico Ferretti