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Domenica 28 gennaio 2007 è in programma la 21° giornata del campionato di serie A 2006 – '07 e l'Empoli è impegnato a Verona contro il Chievo. Un campionato alla rovescia, un po' come il clima impazzito che, in pieno inverno, ha portato fino ad oltre 25° la temperatura in varie zone d'Italia. Così, complici anche le vittime eccellenti di Calciopoli, ovvero Fiorentina, Milan e Lazio, partite con una penalizzazione, rispettivamente, di quindici, tre ed otto punti, ecco lassù in classifica il neopromosso Catania, addirittura quarto, e, appena un punto sotto, il fantastico Empoli di Gigi Cagni, virtualmente in Coppa UEFA e più che autorizzato a sognare la Champions League. Un 2007 che è iniziato alla grande per i toscani, protagonisti di due vittorie consecutive in casa contro Parma e Sampdoria, senza subire reti. "Castellani" roccaforte delle prodezze della banda Cagni, che ora, però, cerca la terza vittoria in trasferta per sferrare l'assalto alla "Coppa dalle grandi orecchie". Sicuramente più teso di Cagni, l'altro Gigi di giornata, Del Neri, richiamato d'urgenza dal presidente gialloblu Campedelli dopo le prime sei sfortunate uscite di Pillon, per salvare il Chievo, quint'ultimo a due punti dall'Inferno del terz'ultimo posto. Obbligatorio fare punti contro i toscani, prima che gli scaligeri affrontino il ciclo terribile che si apre con la Lazio, per chiudersi con il Milan, passando da Inter, Palermo, Torino e Roma. Cagni presenta il consueto 4-2-3-1 e manda in campo Balli in porta, Raggi, Vanigli, Lucchini e Tosto in difesa, Davide Moro ed Almiron in mediana, Buscé, Vannucchi e Matteini scorta dell'unico attaccante Pozzi. Del Neri osa il 4-3-3 invece del collaudato 4-4-2, schierando Sicignano tra i pali, Fabio Moro, Mandelli, Mantovani e Lanna nelle retrovie, Sammarco, Italiano e Brighi a centrocampo, Obinna, Bogdani e Semioli in avanti. Il 4-3-3 di Del Neri soffoca l'attitudine dei toscani al contropiede, soprattutto sugli esterni, dove Buscè e Matteini finiscono nelle dense sabbie mobili gialloblu. Vannucchi non è in giornata, ma non lo è neanche Bogdani, mentre Obinna dimostra di essere più una seconda punta che un attaccante esterno. Dunque, tutto il gioco nei venti metri del cuore del campo, con le due squadre impegnate più ad effettuare lanci lunghi che fraseggi corti ad ampio respiro. Gli unici guizzi dei primi venti minuti li regala, sulla fascia destra, Semioli, che, seppure a sprazzi, mette in ansia Tosto. La prima occasione, però, al 31', è per Obinna, che, servito da Italiano, complice un errore di Lucchini, scaglia da lontano, trovando Balli pronto. Altra conclusione dalla distanza, stavolta sul fronte empolese, a cinque minuti dalla fine: Sicignano interviene senza problemi su Almiron, che ci prova addirittura da quaranta metri. Nella ripresa, Del Neri rivoluziona il Chievo: in cinque minuti, tra il 13' ed il 18', fuori Bogdani per Cossato e, con Cesar Prates al posto di Brighi, ritorno al 4-4-2 che inizia a cingere d'assedio un Empoli in evidente debito di ossigeno. Proprio il brasiliano impegna l'ottimo Balli con un gran colpo di testa al 27', minuto in cui finisce pure la partita di Obinna ed inizia quella di Pellissier. Che, decisamente più in palla del compagno, sfiora anche il goal a dieci minuti dal termine. Per un Gigi, Del Neri, che impreca per non aver fatto partire titolari i tre subentranti, ecco l'altro Gigi, Cagni, buttare nella mischia Saudati al posto di Pozzi al 36'. Spiccioli di gara spesi benissimo dalla punta azzurra, che, da solo, crea più pericoli di quanti ne avesse prodotti l'Empoli in tutta la partita. Recrimina, dunque, anche l'allenatore azzurro, anche se, alla fine dei giochi, lo 0-0 risulta decisamente più utile ai toscani che ai veronesi, vicini al goal allo scadere con Semioli, che sciupa un'opportunità più che buona. Allenatori ritardatari nei cambi, ma spettatori puntualissimi nel manifestare tutto il loro disappunto per il non spettacolo con sonori fischi..! Federico Ferretti