Domenica 24 gennaio 1988 si gioca la 16° giornata (prima di ritorno) del campionato di serie A 1987 88 e lEmpoli ospita la Sampdoria. Al giro di boa, sono in molti a constatare che sia solo la ristrutturazione dei campionati – in programma per lestate successiva al fine di portare la A da 16 a 18 squadre – a tenere gli azzurri, ultimi in classifica, ancora in vita. Due sole retrocessioni in B previste al termine della stagione sembrerebbero lunica ancora di salvezza per la squadra di Salvemini, che però, virtualmente, sarebbe salvo al terzultimo posto, se non fosse partita da meno cinque per delibera della Commissione dAppello Federale, per un presunto illecito sportivo combinato con la Triestina nel torneo cadetto del 1985 86. Al di là delle polemiche per una decisione tuttaltro che rapida come dovrebbe garantire la giustizia sportiva, lEmpoli si presenta al Castellani orfano di vittorie interne da sette giornate (2 1 alla Roma), mentre lultimo successo in trasferta è datato 13 dicembre 1987 (0 1 sul Torino). Bottino magro (tre pareggi ed una sconfitta) quello delle precedenti tre apparizioni, così come lattacco, a secco da tre gare, risulta alquanto asfittico. Unica soddisfazione, ma davvero molto stimolante per cercare di tornare a vincere in campionato, il passaggio ai quarti di finale di Coppa Italia, ottenuto quattro giorni prima andando a pareggiare 0 0 allOlimpico contro la Roma e difendendo strenuamente la vittoria dandata per 2 1 del Castellani sui giallo rossi. E la Sampdoria? Nonostante la presenza in rosa di fuoriclasse del calibro di Briegel, Cerezo, Vialli e Mancini, la squadra di Boskov si può, probabilmente, considerare la grande rivelazione fino a quel momento del campionato: appena due sconfitte in tutto il girone di andata, lultima, però, contro il Napoli capolista, atroce sul piano del morale, materializzatasi sette giorni prima nel fango di Marassi a tre minuti dalla fine, grazie ad una perla di Maradona. Fallito lavvicinamento al primo posto, la corsa allo scudetto sembra complicarsi, ma la terza piazza, in piena zona UEFA, è comunque tanta roba per la società del presidente Mantovani. A descrivere landamento in campionato delle due squadre, dunque, sulla carta non sembrerebbe esserci partita. Lunico fattore accomunante Empoli e Sampdoria sembra essere il felice mercoledì di Coppa Italia, che ha visto anche i blucerchiati passare il turno, a spese del Pisa. Salvemini schiera Drago, Vertova, Pasciullo, Gelain, Lucci, Brambati, Cucchi, Della Scala, Ekstrom, Della Monica e Baldieri. Boskov, invece, si affida a Pagliuca, Briegel, Mannini, Fusi, Viechowod, Pellegrini, Pari, Cerezo, Bonomi, Mancini e Vialli. Sotto gli occhi di Italo Allodi – ex direttore sportivo della grande Inter degli anni 60 è subito grande Empoli, per nulla intimorito dal maggior blasone dellavversario. Al 15, bella fuga in contropiede di Ekstrom, fermato irregolarmente da Vierchowod, e punizione decretata dallarbitro DElia. Lostruzione risulta evidente ed il free kick conseguente dovrebbe essere di seconda, ma non per il direttore di gara, che autorizza Cucchi a battere di prima intenzione. Un invito a nozze per il centrocampista toscano, dai piedi dinamitardi, che non si fa pregare, facendo esplodere il Castellani con un bolide allincrocio dei pali su cui Bistazzoni deve arrendersi. Al 26, brutto incidente a Gelain, che in uno scontro di gioco si procura la frattura della mandibola ed è costretto a lasciare il campo a Zanoncelli. Alla mezzora, il destino vuole che, a parti invertite, si verifichi una situazione a specchio dellazione del goal del vantaggio di Cucchi: punizione per gioco pericoloso su Mancini, stavolta assegnata come indiretta. Lo stesso Mancio calcia dai 25 metri e, davanti a Drago, Vialli fa la mossa di andare sul pallone, senza però sfiorarlo, ingannando il portiere empolese che non riesce ad intercettare la conclusione. Caos più totale: il guardalinee sventola la bandierina per segnalare lirregolarità della segnatura a DElia, che, però, dimenticandosi probabilmente di aver disposto la punizione di seconda, va verso il centrocampo, convalidando il pareggio sampdoriano. Lassistente, a tal punto, non sentendosela di smentire il direttore di gara, si convince ad indicare la mediana con la bandierina, mentre Vialli festeggia saltellando ed i giocatori di Salvemini accerchiano DElia. Le proteste sono talmente accese che larbitro si convince ad andare dal guardalinee: breve consulto, ricostruzione dei fatti e goal giustamente annullato, con lassistente che rivela di aver visto bene allinizio che Vialli non aveva toccato il pallone. Gli azzurri, galvanizzati dallottenuta giustizia, riprendono a schiacciare i blucerchiati che, comunque, hanno loccasione, stavolta pienamente lecita, di acciuffare l1 1, ma Mancini, tutto solo in mezzo allarea, cicca clamorosamente un pallone di platino. Così, al 40, i sampdoriani vengono di nuovo puniti: triangolo perfetto Ekstrom – Baldieri – Ekstrom, splendidamente concluso in tuffo in rete dalla punta svedese, con Fusi e Vierchowod letteralmente mandati al bar del paese. Lintervallo è poi preceduto da un salvataggio sulla linea di Pasciullo, che impedisce a Mancini di accorciare le distanze per i suoi. Il pomeriggio delle punizioni date, eseguite e condonate prosegue pure nel secondo tempo e, all11, Vialli, con una stilettata da circa venti metri, perfora la barriera ed infila langolino basso a destra, là dove Drago non ci sarebbe arrivato neanche fosse stato dotato di artigli. Neanche il tempo di iniziare a temere la rimonta che essa si materializza nel giro di appena due minuti: dialogo tra Mancini e Bonomi sulla fascia destra, cross di questultimo dalla linea di fondo e, purtroppo per lEmpoli, specialità di casa Vialli, la rovesciata acrobatica, servita alle spalle di Drago, che non si dà pace. Una rete davvero spettacolare, applaudita anche dal pubblico di casa. Quindi, sul 2 2, le fatiche infrasettimanali di Coppa affiorano e le due squadre preferiscono evitare accuratamente di farsi del male a vicenda. Un punto forse perso per gli azzurri, apparsi decisamente più in palla degli avversari, che, grazie a Vialli, rientrano a Genova godendosi un pareggio strappato in rimonta allinsegna del Classe esagerata, partita rovesciata! Federico Ferretti