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L’Empoli torna a vincere un titolo a distanzi di 20 anni. E lo fa con una cavalcata straordinaria, con una post season praticamente perfetta (6 vittorie su 6 gare, con ben 20 reti fatte). Una squadra cresciuta nel tempo, che ha saputo esprimersi al meglio nel momento chiave della stagione e che esce strameritatamene con il tricolore sul petto dalla final four ravvenate.

“È stata la mia squadra e ne sono orgoglioso – racconta mister Buscè al termine della finale con l’Inter –  I ragazzi sono stati bravi, hanno fatto una crescita enorme nel corso dell’anno e adesso resta la grande soddisfazione per quanto fatto. Ad un certo punto della stagione i ragazzi hanno iniziato a crederci, a pensare di riuscire a fare un qualcosa di straordinario e ci sono riusciti, andando forse anche oltre le proprie forze, e portando a casa questo scudetto. Io devo solo ringraziarli con tutto il cuore per quello che hanno fatto e fargli solo tanti tanti complimenti”.

“L’Inter era una squadra forte, una corazzata – prosegue il tecnico campione d’Italia – ma l’Empoli ci ha messo il cuore. Se riguardo la stagione, penso ad un gruppo che ha visto molti ragazzi nuovi, arrivati da campionati meno probanti e su cui abbiamo lavorato tanto nel corso dei mesi. E questo lavoro ci ha portato fino a qui. Il merito però, e lo ripeto, è dei ragazzi, che ci hanno sempre messo il cuore, che hanno avuto sempre il giusto spirito e la voglia di sacrificarsi. E stasera raccolgono i frutti di quanto fatto. I meriti di Buscè? Mi metto per ultimo, ho cercato di lavorare molto sulla testa e sull’aspetto mentale e provato a gestire al meglio tanti aspetti. I grandi meriti però sono dei ragazzi, perché i protagonisti sono loro, i calciatori che vanno in campo”.

“Siamo felici di aver fatto questo regalo all’Empoli in un periodo come questo – conclude Buscè – e alla famiglia Corsi: sono quasi 20 anni che lavoro qua, mi hanno dato la possibilità di crescere e di raggiungere questo obiettivo. Dedica? Alla mia famiglia che mi è stata vicino in quei momenti di difficoltà che si sono succeduti durante l’anno. Ma la dedico a tutti, a quelli che mi vogliono bene e tengono a me e che me lo hanno dimostrato nel tempo”.