Davide Massa di Imperia l’arbitro di Empoli-Venezia

18 aprile 2025

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23 giugno 2025
L’Under 16 di mister Dario Polverini in campo per lo Scudetto, questa sera nella sfida contro la Juventus al Benito Stirpe di Frosinone, calcio d’inizio ore 20.00 (diretta su Vivo Azzurro TV). L'accesso allo stadio Stirpe, così come per tutte le Finali Giovanili, sarà gratuito, dietro presentazione di un titolo di accesso scaricabile su figc.vivaticket.it. Un percorso generale di spessore quello degli azzurri, che in Semifinale hanno avuto la meglio nel doppio confronto con l’Inter ed ora sono pronti a vivere al massimo questo ultimo passaggio della stagione. “Ci presentiamo a questa finale con entusiasmo e con la consapevolezza di aver fatto un cammino straordinario - ha affermato Polverini alla Figc -. Questo è il frutto di un lavoro lungo e preciso da parte di tutti. Ora vogliamo regalare una gioia alla società. Siamo sulla Luna, ora dobbiamo piantare la bandiera dell'Empoli". L’Empoli ha chiuso la propria regular season al primo posto con 57 punti in 24 partite (18 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte), 69 gol fatti e appena 21 subiti. Gli azzurri hanno poi superato agli ottavi il Torino (vittoria 2-0 in trasferta il 27 aprile e sconfitta casalinga per 3-2 il 4 maggio), ai quarti la Lazio (4-1 all'andata a Roma l'11 maggio e 1-1 al ritorno a Monteboro il 25 maggio) ed in semifinale l’Inter (vittoria esterna per 2-1 all’andata e sconfitta dopo i supplementari al ritorno per 3-2). Adesso l’ultimo atto. Da parte sua la Juventus ha chiuso la regular season al primo posto, con 61 punti in 24 gare (19 vittorie, 4 pareggi ed una sconfitta), 72 gol fatti e 23 subiti. Agli ottavi i bianconeri hanno eliminato l’Hellas Verona (1-1 all’andata e successo per 3-2 a Torino), ai quarti il Genoa (vittoria esterna per 4-2 e per 5-2 in casa) ed in semifinale la Roma (2-2 in trasferta e 3-1 al ritorno dai bianconeri). In caso di parità al termine dei due tempi regolamentari, le squadre devono disputare due tempi supplementari di 10 minuti ciascuno. Nel caso permanga un risultato di pareggio si va ai calci di rigore.
21 giugno 2025
Gioco, divertimento e inclusione sono stati i veri protagonisti della settimana al Monteboro Training Center con l’Empoli For Special Camp, il progetto promosso dall’Empoli Football Club insieme alla Onlus azzurra Empoli For Charity dedicato a ragazze e ragazzi con disabilità. Un’esperienza unica per i sedici partecipanti, che da lunedì 16 fino a sabato 21 giugno, hanno vissuto giornate all’insegna dello sport, del rispetto e della coesione. Alla sua prima edizione nell’estate 2022, il camp quest’anno ha visto anche la partecipazione della squadra Empoli For Special. Il progetto, come da tradizione, ha previsto allenamenti, giochi ed esercitazioni tecniche, alternati a momenti ludici extra campo, per offrire un’esperienza sportiva, educativa e relazionale completa. L’attività si è svolta grazie al contributo di figure professionali qualificate, sia tecniche che educative: una psicologa, tre educatori e un operatore socio-sanitario (OSS) hanno garantito attenzione, competenza e supporto continuo ai partecipanti. Durante il camp è stato presente anche l’Empoli For Special, che ha trascorso al Monteboro Training Center la sua consueta settimana di vacanza, conclusa con un'amichevole che i ragazzi di mister Danilo Oppedisano e del vice Daniele Cerroni hanno giocato venerdì con il Livorno For Special. Una presenza preziosa, che ha trasformato le giornate trascorse in opportunità per stimolare aggregazione, aiuto reciproco e crescita condivisa, dimostrando ancora una volta come lo sport sia un mezzo privilegiato per creare contesti protetti e inclusivi. 
19 giugno 2025
Nella sala stampa Antonio Bassi del Carlo Castellani Computer Gross Arena, accompagnato dal Direttore Sportivo Roberto Gemmi, è stato presentato il nuovo tecnico azzurro Guido Pagliuca. “Ci tengo a ringraziare Fabrizio e Rebecca Corsi ed il direttore Gemmi – ha esordito Pagliuca – per l’opportunità di entrare a far parte della famiglia Empoli. Voglio ringraziare anche la Juve Stabia per i due anni trascorsi insieme. L’emozione è tanta, so di essere arrivato in una società modello che ha avuto tanti allenatori importanti che per me sono stati fonte di studio, ho passato del tempo al sussidiario per studiarli. Sono una persona molto umile che viene in un ambiente dove ci sono tanti punti in comune, uno su tutti è la cultura del lavoro, che si respira fin dai primi confronti con presidente e direttore: è stato importante per me sentire e percepire questo aspetto. Una società che dà valore al lavoro quotidiano per la crescita e la valorizzazione del calciatore”. “Definisco il calcio come un gioco organizzato e responsabile – ha aggiunto il tecnico –. I giocatori devono andare in campo per divertirsi con serietà ed avere la gioia di giocare. Nel calcio di oggi l’organizzazione è un aspetto dominante e per questo c’è bisogno di stare sul campo. L’unica cosa che ho chiesto al direttore è stata quella di puntare sull’uomo e sui valori umani all’interno dello spogliatoio. La responsabilità deve essere verso la società, verso la storia di questo club e verso la tifoseria che sarebbe bello fosse orgogliosa di questi calciatori. Fin dal primo giorno di ritiro l’obiettivo sarà quello di costruire un gruppo. Un qualcosa in più, poi, arriva dall’unione tra giocatori, staff, società e tifosi. Questo qualcosa in più è fondamentale ai fini dell’obiettivo. Voglio creare un’unione che sia riconoscibile quando i giocatori scendono in campo. Quando c’è questa tra le componenti, è proprio quando l’allenatore si sente la squadra addosso. Vogliamo creare l’entusiasmo, la voglia di giocare per l’Empoli e per questa maglia. Insieme lo trasferiremo ai giocatori e al mondo Empoli”. “Nel calcio di oggi è importante la flessibilità – ha concluso –., dovrò essere bravo a mettere nelle condizioni, nelle posizioni e nei principi i calciatori che mi verranno messi a disposizione per farli rendere al meglio. Le difficoltà della Serie B? Un campionato molto competitivo. Squadre che partivano con un budget importanti si giocano la salvezza, mentre squadre con grandi valori all’interno del gruppo e predisposizione al lavoro si sono giocate gare per la promozione. Questo è stato l’andamento negli ultimi anni e penso sarà così anche in questo. Sarà fondamentale l’importanza del gruppo in un campionato così competitivo”.
19 giugno 2025
Nella sala stampa Antonio Bassi del Carlo Castellani Computer Gross Arena, accompagnato dal Direttore Sportivo Roberto Gemmi, è stato presentato il nuovo tecnico azzurro Guido Pagliuca. “La scelta del mister è molto semplice – ha dichiarato il Direttore Sportivo azzurro Roberto Gemmi–: si chiama empatia. Mi dicevano che caratterialmente siamo troppo uguali per stare insieme, è stato il primo incontro che ho fatto e tornado ho detto al mio collaboratore: abbiamo trovato l’allenatore. Ho visto una visione d’insieme molto vicina, entusiasmo e una voglia di dimostrare il proprio valore. Quindi ho deciso nell’immediato. Entrambi abbiamo fatto tanta gavetta, sappiamo cosa significa essere qui. La speranza è che possa essere l’inizio di un rapporto duraturo”. “L’obiettivo è fare l’Empoli – ha aggiunto Gemmi–, cioè fare il meglio possibile con le proprie forze. Lo dovremo fare anche quest’anno, poi il campo ci dirà dove arriveremo. L’obiettivo è fare l’Empoli e lo strumento è quello del lavoro quotidiano, con forza voglia ed entusiasmo. Il reparto difensivo è quello su cui numericamente siamo più in difficoltà. Cercheremo di accelerare sulla difesa e sull’attacco, dovremo accelerare ma sempre avendo equilibrio e pazienza. Abbiamo già cominciato a muoverci. Preciso anche che i calciatori che sono andati in prestito è stata una scelta per farli crescere, non perché sono stati bocciati. Pensavamo che fossero giocatori in grado di tornare all’Empoli per fare i protagonisti, come più volte è successo”. “La retrocessione? – ha concluso – Certamente abbiamo fatto un’analisi delle cose che potevamo migliorare, di quello che è successo, prendo tutto come spunto e come bagaglio di esperienza. Possiamo trovare mille spunti e giustificazioni, ma non mi piace entrare nel terreno degli alibi, non lo sopporto. La retrocessione l’ho subito come tutti quanti ma mi ha dato una carica per tornare ad avere quello che ci hanno tolto. Servirà lavorare forte e con grandissimo entusiasmo. Una delle cose che cambierò è sicuramente quella della comunicazione, quest’anno sarò più presente”.