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Secondo giorno di lavoro per Miha Zajc ad Empoli e anche primo incontro con la stampa nel giorno della sua presentazione. Il giovane centrocampista sloveno si è allenato per la prima volta con i compagni e in sala stampa è stato accompagnato da Uros Cosic che ha vestito per un giorno le vesti da traduttore: "Sapevo dell'interesse dell'Empoli da sei mesi – ha ammesso Zajc – La società ha avuto modo di poter vedere quelle che sono le mie caratteristiche e il fatto che si siano molto interessati a me mi ha lusingato. Quando è arrivata la proposta non ci ho pensato un secondo". Dal punto di vista strettamente tecnico il giovane sloveno afferma di poter ricoprire tutti i ruoli del centrocampo, anch se ultimamente si sta esprimendo meglio come trequartista.Zajc ammette di essere da sempre appassionato del calcio italiano: "Io abitavo a Nova Gorica, al confine con l'Italia, quindi vedo partite del campionato italiano fin da quando sono piccolo. Poi faccio parte della nazionale del mio paese e tanti dei miei compagni giocano in Italia, quindi conoscevo già un po' del calcio italiano. Fra le tante partite che ho visto ne ho viste alcune anche dell'Empoli e so che è una squadra che cerca sempre di giocare a calcio. Sono felice di essere qui. Sono felice anche dal punto di vista umano: si vede che ad Empoli c'è una bella atmosfera, che è una cittadina dove si vive bene e in più sono contento perché ho trovato due compagni come Krunic e Cosic, che mi stanno dando una grossa mano per integrarmi. MI chiedete se ho un idolo? In Italia ci sono tanti giocatori forti, ma se ti devo dire un giocatore che mi piace tantissimo allora dico Pjanic. Anche io mi alleno sempre a tirare le punizioni, se capiterà vedremo". Zajc ammette di non essere al cento per cento della condizione, ma di essere sicuramente pronto se ci fosse bisogno del suo apporto anche nella difficile trasferta di Crotone: " E' un mese che sono a lavoro. Sono stato anche con la mia nazionale ad un torneo ad Abu Dabi e credo di essere pronto a dare il mio contributo. Certo ora devo lavorare molto sul campo e capire quali sono i meccanismi della squadra. Avrò bisogno di un po' di tempo, ma sono fiducioso".