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Ancora un momento dedicato allo sport empolese, quello al femminile. Le ragazze e le donne che praticano sport nella nostra città stanno vivendo in queste ultime stagioni un periodo davvero florido, con risultati importanti in molte discipline. Con loro le società di cui fanno parte. Per questo il sindaco Brenda Barnini, insieme all’assessore allo sport Fabrizio Biuzzi, ha voluto assegnare un riconoscimento alle atlete empolesi o di società locali che si sono particolarmente distinte riuscendo a portare le proprie squadre a livelli di eccellenza.

Tra le premiate del 2019 anche Paola Boglioni e Clara Anastasia Cancilla, calciatrici delle Empoli Ladies, la prima convocata dalla nazionale italiana femminile di calcio Under 19 per partecipare alla fase elite dell’Europeo di calcio, la seconda Under 17. Oltre a loro Vanessa Fratila, tennista cresciuta nell’Empoli Tennis School, la quale ha trionfato al torneo internazionale di tennis denominato “Lemon bowl” nella categoria Under 12; le giocatrici della Use Pallavolo, protagoniste della riconquista la prima divisione dopo un campionato di seconda divisione condotto praticamente sempre in testa alla classifica; la Toscana Atletica Empoli, società è arrivata nella massima categoria a ai campionati italiani assoluti categoria femminile.

Donne, giovani, atlete. È l’identikit delle protagoniste di questo evento dedicato allo sport al femminile. Un premio che trova le radici nella Carta europea dei diritti delle donne nello sport, alla quale il Comune ha aderito ormai da un paio di anni. Secondo quanto dichiarato nelle prime righe dell’introduzione il documento è indirizzato “alle organizzazioni e alle federazioni sportive, a tutti gli sportivi, ai gruppi di tifosi, alle autorità pubbliche, alle istituzioni europee e a tutte quelle organizzazioni che possono avere un impatto diretto o indiretto sulla promozione dello “sport per tutti”, in particolare per incentivare campagne a favore delle pari opportunità fra donne e uomini nello sport”. Il documento discende direttamente dalla Carta dei Diritti delle Donne nello Sport del 1985, originariamente ideata e promossa nel 1985 dalle Donne Uisp (Unione Italiana Sport Per tutti), per mettere in luce le disuguaglianze nell’ambito sportivo emerse nel tempo tra uomini e donne, indipendentemente dalle ovvie differenze fisiologiche tra i due sessi, al fine di ottenere una vera parità tra uomo e donna in campo sportivo.