Top News

Il ritorno in azzurro, l’amichevole di sabato a Forte dei Marmi e ieri la presentazione alla stampa per Lorenzo Tonelli.

“Essere tornato qui è una grande emozione – ha dichiarato – anche se all’inizio mi sono sentito un po’spaesato – esordisce – perché è cambiato il 90% delle cose rispetto a quando me ne sono andato e ho notato che c’è stato un grosso salto di qualità su tutti i fronti. Con questa società ho un legame molto importante dal punto di vista affettivo e per questo sento di avere anche responsabilità che altrove sentivo molto meno. A livello personale mi sento molto cresciuto; prima c’era molta più spensieratezza, oggi tante cose non sono ammesse. Vivere spogliatoi più pesanti ha fatto sì che io sia maturato, tanto che molti ex-compagni hanno detto di non riconoscermi più. L’aver messo su famiglia poi ha cambiato molto: mi sentirei fuori luogo a fare ciò che facevo prima”

“Il ruolo di chioccia? Quando sono entrato in prima squadra dieci anni fa c’erano calciatori esperti come Stovini e Pratali che servivano a far crescere e a far cambiare mentalità ai ragazzini per farli diventare giocatori di alto livello. Finora, dove ho giocato, c’erano altri in spogliatoio che avevano questo compito, ora tocca a me, considerando che sono uno dei più vecchi. Sarà una cosa nuova, ma è uno dei miei obiettivi stagionali. Voglio riuscire a dare una mano non solo in campo, ma anche a livello morale e caratteriale e penso che per tante cose credo serva un approccio più silenzioso e basato sui fatti rispetto ad un tempo, visto che oggi ai giovani basta veramente poco per sentirsi arrivati, mentre devono capire che per quanto la strada sembri breve servono poi tempo e costanza per consolidarla”.

“Perché Empoli?  – ha concluso – Inizialmente, quando si era sparsa la voce che io volessi tornare, mi fu detto che avevano preso un altro difensore e che non stavano cercando un giocatore con le mie caratteristiche; qualche settimana più tardi mi hanno richiamato dicendomi che si erano accorti che avevano bisogno di più esperienza e di un profilo come il mio, chiedendomi volessi tornare. Non ci ho pensato due volte e ho risposto che se mi volevano sarei tornato subito. “La vittoria con la Juventus? Mi ha sorpreso positivamente. Vincere a Torino è sempre bello, sappiamo il valore della Juve e cosa rappresenta per il calcio italiano ma non mi aspettavo davvero di vederli giocare così, una tale gestione della gara da parte della squadra che non è stata remissiva, ma anzi è riuscita a mantenere le sue caratteristiche e ha sempre cercato di fare tutto quello che chiede il mister. Per l’età media del gruppo mi aspettavo che la squadra si facesse un po’trasportare dagli eventi e invece siamo stati bravi”.