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Il tecnico azzurro Paolo Zanetti ha parlato alla vigilia della sfida di domani contro il Torino; ascolta le sue parole su Empoli Football Channel.

“Mi attendo un match difficile – ha affermato Zanetti – già di per sé il Torino è una squadra forte, aggressiva, dinamica, che ti pressa a tutto campo e non ti lascia respirare. Servirà un Empoli sulla stessa lunghezza d’onda, pronto a fare questo tipo di partita che è una partita che l’avversario ti impone di fare. Dovremo essere dentro la battaglia, sicuramente loro sono feriti perché vengono da qualche sconfitta ma noi anche perché nell’ultima gara abbiamo buttato via il sapore di una piccola impresa con delle disattenzioni. Anche noi dovremo mettere in campo il nostro spirito di rivalsa. Quale sentimento ha prevalso dopo la sconfitta con il Milan? Le reazioni sono individuali, ognuno reagisce alla propria maniera: io ho reagito di rabbia, ce n’era tanta e ce n’è ancora tanta e l’ho trasmessa alla squadra, spero possa essere utile per domani, il tipo di partita ci casca a pennello. Ho visto nei calciatori la giusta arrabbiatura e la consapevolezza di esserci giocati almeno metà partita alla pari contro una squadra fortissima. Analizzandola in maniera lucida – dice Zanetti – abbiamo fatto tante belle cose da portarci a casa, dall’altra parte c’è anche un insegnamento importante: in questa categoria non si può mai abbassare la guardia perché spesso e volentieri si viene puniti. Se le assenze peseranno? Sicuramente abbiamo perso giocatori importanti. Non mi piace mettere le mani avanti, noi siamo una squadra e chi andrà in campo avrà la grande opportunità di non far rimpiangere chi c’era prima e per dimostrare di valere la categoria; è la motivazione che hanno i calciatori per lavorare duro in settimana e fare fatica per poi essere chiamati in causa ed essere pronti. Non sono preoccupato, chiaramente dispiace di aver perso dei ragazzi importanti, però ragiono sempre di squadra e lo farò anche questa volta”.

“Positivo l’impatto di chi subentra? Sì, è una cosa che abbiamo costruito nel nostro percorso – afferma l’allenatore azzurro – non molto tempo fa discutevamo che spesso facevamo bene per 60-70 minuti e poi la squadra non aveva la stessa resa invece nelle ultime tre gare questa cosa l’abbiamo messa a posto: chi entra sta facendo bene e si ricandida per la partita successiva creando una competizione sana, mettermi in difficoltà in questo senso è un vantaggio. Torino squadra fisica? Le loro caratteristiche sono chiare, uniscono prestanza fisica a tecnica e velocità. Dovremo combattere colpo su colpo con le nostre armi. In mezzo, non avendo Grassi e Akpa-Akpro, abbiamo come cambi Fazzini e Degli Innocenti e chi non giocherà tra Bandinelli, Haas e Henderson. Ma non abbiamo alibi: abbiamo ragazzi giovani che sono pronti, che reggono l’aspetto fisico e l’intensità per cui se avranno la possibilità di entrare sono convinto mi daranno una grossa mano. Cacace? Ha delle cose da migliorare, più psicologiche che tecniche. Ne ho parlato anche con lui in forma costruttiva: è un ragazzo che ha doti fisiche e tecniche di alto livello ma in questo momento fatica a esprimere in gara ciò che mostra in allenamento. Capita spesso a chi viene da un calcio diverso. Il futuro è dalla sua parte. Baldanzi? E’ più pronto della scorsa settimana anche se non è al top. Non ho mai negato la stima che ho per il ragazzo, lo stiamo aspettando”.