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“La partita di domani è difficile – afferma Zanetti – contro la squadra meritatamente campione d’Italia uscente, che compete per lo stesso obiettivo e per l’Europa. Una squadra che è stato un piacere analizzare perché gioca veramente bene in tutte le fasi, è piena di soluzioni, ha aggressività e condizione fisica: affrontare il Milan è un banco di prova per tutti, è sempre bello confrontarsi con chi è più forte di te. Ci si misura un po’ e lo si fa solo mettendo il cento per cento di quello che noi possiamo fare. Come contro la Roma, lavoriamo tantissimo su noi stessi nel cercare di non essere spettatori ma protagonisti. La sosta per le nazionali? Sono stati quindici giorni anomali, allenarsi senza tredici calciatori non è poco, chi è rimasto si è allenato duramente. Purtroppo abbiamo perso Ismajli per infortunio e oggi si è fermato Akpa-Akpro, recuperiamo invece Destro, Baldanzi e chi era fuori da un po’ di tempo. I nazionali sono sempre un bel punto di domanda: c’è chi ha giocato 48 ore fa e ha fatto il viaggio, tipo Stojanovic o Bajrami. O calciatori che hanno giocato due gare in pochi giorni, sono cose di cui tenere conto. Si sono presentati tutti in buone condizioni, chiaramente c’è la stanchezza accumulata per le gare ravvicinate. Soluzioni per fermare Leão? Leão è un campione, mette in difficoltà chiunque, qualsiasi squadra non solo l’Empoli. Ragionare sull’individualità è sbagliato dobbiamo ragionare di squadra. Altrimenti si rischia di snaturarci per paura di un giocatore e non è un messaggio che voglio dare ai miei calciatori. Se ci meritiamo la vittoria in casa contro una grande? Faremo di tutto perché questo succeda. I punti spesso sono figli di quello che si fa in campo, della volontà e di ciò che si è disposti a fare per fare l’impresa, perché di impresa si tratta. Ci dobbiamo credere ragionando da squadra. Abbiamo delle assenza ma ho grandissima fiducia in De Winter, un ragazzo giovane che consideriamo all’altezza per questi momenti. Koni ha grandissima voglia di mettersi in mostra ed ha tutto per fare il calciatore ad alti livelli. Ha una bella opportunità. Abbiamo sempre sopperito alle assenze di squadra, nessun alibi. Non ho mai negato che Ismajli stesse diventando un giocatore importantissimo anche dal punto di vista caratteriale, dall’altra parte qualcuno deve lavorare per diventarlo anche lui”. 

“Come sta Destro? Mattia sta bene – dice Zanetti – sta facendo un lavoro personalizzato in alcune caratteristiche fisiche, sta spingendo tanto: sono contento della sua predisposizione. Normale che in questo momento non ha minuti essendo stato fuori un bel po’ di tempo. Vista la sua caratura, è un giocare sul quale noi puntiamo molto: il primo obiettivo è di metterlo nelle condizioni fisiche di rendere. Il processo è giusto, si inizia da domani a preparare il suo rientro in squadra. Con il ritorno di Baldanzi c’è abbondanza nel ruolo di trequartista e se è una difficoltà? Non è una difficoltà anzi un piacere avere delle armi a disposizione anche in base al tipo di partita. Baldanzi è fuori da una quarantina di giorni, non si può pensare che sia subito pronto per giocare dall’inizio mentre lo è a gara in corso per spaccare la partita, ha caratteristiche che mi possono dare una grossa mano. Come è in ascesa Bajrami e Pjaca che scalpita per dimostrare di essere un giocatore importante. Ben vengano le soluzioni. Ora c’è una gerarchia dettata dalla condizione fisica, la difficoltà sarà quando tutti saranno in pari: sarà di stimolo per me e per loro. Walukiewicz? Per caratteristiche è più un vice-Luperto. De Winter lavora con noi da inizio anno per cui lo vedo più avanti sul alcuni automatismi ma Walukiewicz è un ragazzo che ha potenzialità, ha fisico velocità e buon piede. Un ragazzo serio che avrà anche lui la sua opportunità. L’importanza di Haas in campo e nello spogliatoio? Un giocatore che ritengo fondamentale per caratteristiche e animo, Haas sente la mia fiducia e ogni settimana fa dei passi in avanti. Ha degli aspetti tattici da migliorare, stiamo lavorando su alcune cose, consolidando quelle che sono le sue importanti caratteristiche. Luperto dà il meglio contro grandi attaccanti e se ho previsto soluzioni particolari su Giroud? Sebastiano è il leader della nostra difesa, per esperienza e conoscenza: un punto cardine della nostra squadra. Per Giroud vale il discorso fatto per Leão: si lavora di reparto”.