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Il tecnico azzurro Paolo Zanetti ha parlato alla vigilia della sfida di domani contro la Fiorentina; ascolta le sue parole su Empoli Football Channel.

“Sappiamo bene che è una partita sentita. Il bello del calcio sono questo tipo di partite in cui tutti sognano di giocare e allenare. Ci siamo preparati bene per disputare una gara importante contro una squadra forte, questo è innegabile. Però le motivazioni possono fare la differenza. Cosa voglio dalla mia squadra? Sarà una sfida diversa rispetto a quella con lo Spezia anche se è stato giusto analizzarla: abbiamo fatto tante buone cose al di là del risultato, ci è anche servita per lavorare su alcuni aspetti che sicuramente dobbiamo migliorare. Stiamo costruendo qualcosa di importante a mio avviso, dobbiamo essere lucidi e continuare a lavorare duramente. Penso che i miei ragazzi meritino una soddisfazione per quello che stanno dimostrando quotidianamente, stanno usando ogni minuto della loro giornata per lavorare sodo e arrivare alle partite sempre più pronti. Quindi, sarà una gara sicuramente diversa contro un avversario pericoloso: l’attenzione dovrà essere sempre al massimo ma vogliamo essere protagonisti e non spettatori. Se con Spal e Spezia siamo stati sfortunati? Non parlerei di sfortuna, non mi piace ragionare in questo senso. Ci sono cose che abbiamo fatto bene e altre che dobbiamo fare meglio. Era importate dare subito un’impronta e una identità chiara di quello che vogliamo proporre e fare in campo. Noi siamo costruiti per giocare, per provare a dominare il gioco avversario permettendo. È evidente che dovremo anche essere umili, attenti e non tralasciare i dettagli perché in queste ultime due gare abbiamo pagato al cento per cento quel poco che abbiamo concesso e non siamo stati concreti nel capitalizzare la mole di gioco creata. Ma questo fa parte del percorso, non dobbiamo assolutamente perdere fiducia in noi e nel lavoro che stiamo facendo perché la soddisfazione è dietro l’angolo”.

“Grassi? Un ragazzo che arriva a darci una grossa mano, ha caratteristiche di un giocatore duttile che può fare sia il play difensivo che la mezzala. Un calciatore molto intelligente che però oggi è indietro perché a Parma era fuori rosa: a livello organico è messo abbastanza bene perché ha lavorato senza palla mentre gli manca il lavoro con la palla, va aspettato e non ha molti minuti nelle gambe. Haas? È recuperato. Ha fatto un ottimo pre campionato, ha avuto questo mini-stop di 7-8 giorni senza mai dimenticare che è un ragazzo che arriva da 6-7 mesi di inattività quindi è normale che possa avere qualche piccolo stop. È della partita, si candida per una maglia. Lammers? Lo avete visto, è stato probabilmente il miglior giocatore della partita scorsa: ha dimostrato grande tecnica, ha corso tantissimo, un ragazzo che ha molto margine. Va aspettato, in questa fase bisogna avere pazienza ed è bene essere cauti nei giudizi anche se questa parte iniziale è stata molto rassicurante per il futuro. Cosa ho in mente per l’attacco? Mi porto dei dubbi fino alla fine perché penso sia giusto che i ragazzi si giochino la maglia fino alla fine. Facendo varie valutazioni domani andrà in campo chi sta meglio. Il ritorno di De Winter dopo la squalifica? È un ragazzo molto giovane che come gli altri si gioca il posto. La Fiorentina? È una squadra forte, aggressiva, non sa aspettare, ti viene ad aggredire alto, lo fa per gran parte della partita. L’impronta di Italiano è abbastanza chiara: ha dato coraggio e aggressività, su alcuno cose possiamo anche imparare da chi è più bravo di noi in questo momento. Il nostro è un percorso e l’obiettivo è alzare il livello e portare l’Empoli a un livello alto: per arrivarci serve tanto lavoro, tempo, amalgamare i calciatori nuovi e altri che probabilmente arriveranno. Continuiamo a pensare a quello che dobbiamo fare noi. Mister Italiano? Penso che sia uno dei migliori allenatori italiani, lo dimostrano i risultati. Oltre a saper dare una impronta alla squadra ha fatto i risultati, ha fatto bene in ogni squadra in cui è stato. Mister Italiano sa quanta stima ho di lui, l’ho già detto anche in passato: è un riferimento per noi giovani allenatori. Ha portato la Fiorentina ad un livello alto insieme al club che gli ha messo a disposizione due squadre in tutti i ruoli. Baricentro alto nelle prime due giornate? Fa parte della nostra filosofia, se si vuole proporre gioco e non giocare di ripartenza è più probabile che la difesa debba accompagnare la squadra. Con questa idea accettiamo di regalare campo alle nostre spalle però preferiamo stare alti e recuperare spazio piuttosto che portarci il pericolo in casa. Anche i nostri avversari la vedono così, sarà una partita aggressiva e combattuta dove la qualità del singolo può fare la differenza però esiste anche un aspetto motivazionale in cui noi dovremo fare di tutto per essere superiori a loro. Cosa ho detto alla squadra in settimana per motivarla? Sono gare che si preparano da sole sotto il profilo emotivo. Ci stiamo concentrando molto su quello che dobbiamo fare, vogliamo determinare e dobbiamo farlo mettendo a posto le nostre lacune. Oggi il tempo va usato su noi stessi più che sull’avversario. Quando avremo assimilato certi concetti potremo ragionare in maniera diversa”.