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Il tecnico azzurro Pasquale Marino ha parlato alla vigilia della sfida contro il Venezia in programma domani alle 21.00 allo stadio Pier Luigi Penzo di Venezia: ascolta le sue parole su Empoli Football Channel.

“Come tante squadre siamo in rodaggio dopo un lungo periodo di inattività – ha dichiarato il tecnico azzurro e la forma può dipendere anche dalle crateriche fisiche dei giocatori con qualcuno che entra prima e altri hanno bisogno di più tempo. I problemi offensivi? Non siamo in ritardo solo con gli attaccanti, la manovra non è veloce e dobbiamo migliorare in tutto. Dobbiamo far di tutto per aumentare gli episodi a nostro favore, accelerando il ritmo della manovra e andando a ritrovare la condizione fisica vista prima dello stop. Vedendo come ci stiamo esprimendo credo che la sosta abbia influito e non possiamo essere quelli di adesso: la miglior gara è stata quella col Benevento, tenendo conto anche della forza dell’avversario, ma dobbiamo ritrovare velocemente lo spirito giusto, la cattiveria e la ferocia agonistica, affiancata da condizione fisica, per mettere in campo aggressività e intensità come visto prima della pausa. Le nostre difficoltà le stanno vivendo anche altre squadre, ma questo non è il vero Empoli e dobbiamo crescere in tutti per ritrovare quella squadra vista prima”.

“Quando le prestazioni sono al di sotto rispetto a quanto ci si aspetta è normale che la società voglia un confronto per stimolare una reazione – ha proseguito Marino -. I calciatori sono i primi ad aspettarsi qualcosa in più, così come una società che non fa mancare niente si aspetta un certo tipo di prestazioni. Non dobbiamo e non possiamo accontentarci di andare in campo per fare il punticino perché questa squadra è stata costruita per fare un campionato importanti; abbiamo avuto la forza di uscire dai playout e arrivare vicino ai playoff e questo deve spingerci a fare più punti possibile da qui alla fine e provare a cogliere al meglio la grande opportunità che ci ha dato la ripresa del campionato. I tanti cambi a Pescara? Se non vinci c’è sempre qualcosa da recriminare ma era la terza gara in pochi giorni e alcune scelte sono state dettate da quello evitando ricadute e possibili problemi fisici. Sono state scelte dettate da una logica, la condizione generale è migliorabile e non credo che il risultato sia dipeso dai cambi fatti”.

“Il Venezia è una squadre che mi piace per come gioca – ha concluso il tecnico azzurro -, ha un’identità precisa con movimenti predeterminati e molta forza davanti con attaccanti ben strutturati e allo stesso tempo dinamici. Sappiamo di affrontare un avversario forte, che è partito meglio rispetto a noi, e dobbiamo sfidarlo nel migliore dei modi. Come ho già detto però dipende tutto da noi, tutto è nelle nostre mani e se approcciamo la gara su buoni ritmi abbiamo le qualità per far bene. Questo dobbiamo averlo ben chiaro in testa, cercare di raccogliere il massimo su ogni campo e metter dentro fame, umiltà, sacrifico e ferocia agonistica perché se questo non accade la maggior qualità tecnica non emerge e non riusciamo a sfruttarla”.