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Il tecnico azzurro Aurelio Andreazzoli ha parlato alla vigilia della sfida di domani contro l’Atalanta; ascolta le sue parole su Empoli Football Channel.

“L’Atalanta?  – ha dichiarato il tecnico azzurro – Ne parla tutt’Europa e mi aggiungo al coro per confermare ciò che tutti dicono. Poi domani ci attende una partita di calcio, con in palio tre punti e la nostra volontà è quella di provare ad mandarceli a prendere. Sappiamo che sarà difficile ma per crescere si deve anche passare attraverso questo, attraverso le sfide con le squadre più brave di noi. Ce la vogliamo giocare, se non riusciremo a vincere proveremo a non perdere e se la perderemo sarà perché loro saranno stati più bravi e noi avremo fatto un passo ulteriore in termini di esperienza che ci servirà per il proseguo del campionato. Empoli e Atalanta simili sul lavoro coi giovani? Questa somiglianza c’è, l’indirizzo è simile e come l’Atalanta anche l’Empoli ha una cantera importante che non può che essere un vanto per la città e per la società”

“I nazionali? – ha aggiunto – Tanto è stato detto in questi giorni e posso dire che per i club e per chi fa il mio mestiere è più un problema che un piacere perché sei costretto a rompere il ritmo della costruzione di tante cose, dalla mentalità, alla forma fisica, che non è uguale tra chi resta e chi va, ad altre situazioni. Devi arrivare a dei compromessi ma è una situazione con cui bisogna convivere e cercare di far emergere le virtù rispetto alle necessità; fortunatamente non abbiamo avuto problemi particolari però resta il fatto che interrompere il lavoro una decina di giorni è fastidioso. Empoli rinunciatario dopo secondo gol a Roma? Sicuramente è un aspetto da migliorare, ne abbiamo parlato coi ragazzi ma non c’è solo questo e sono tante le situazioni ancora abbozzate. Vedo che c’è molta partecipazione da parte di tutti e la voglia di andare in una certa direzione e quindi sono molto fiducioso”.

“Formazione? – ha concluso – Sceglierò le soluzioni che mi daranno migliori garanzie e le scelte che faccio non sono per mio gusto quanto per andare incontro alle necessità della squadra. Sappiamo inoltre che durante una gara possono nascere situazioni diverse rispetto all’inizio e sappiamo come inizia una partita e non come finisce; accanto a questo ci sono gli avversari e le valutazioni le faremo anche in questa direzione. Il ritorno degli ultras? Siamo tutti contenti, e siamo felici che ci sia sempre più partecipazione. Avere maggior supporto non ci può far che piacere perché chi è più debole, fra virgolette, più energia riesce ad avere dalla propria parte e più può trarne vantaggio. E i tifosi con il loro caloroso apporto sono sicuramente una bella energia”.