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Una data certa per la ripresa dopo oltre tre mesi di stop; ancora tre settimane di lavoro prima di un mini torneo che chiuderà il campionato interrotto a marzo: il presidente azzurro ha fatto il punto all’edizione locale de La Nazione

“La ripresa del campionato – dice il presidente Fabrizio Corsi – è una cosa su cui dibattevamo da due mesi. Ci sono stati momenti di positività e altri meno, ma alla fine ha prevalso il buonsenso grazie al lavoro del presidente della Federcalcio e ai presidenti di Lega. È una decisione politica che ha richiamato a un certo senso di responsabilità, per tanti motivi. Questione economica? Quella è certamente prioritaria ma anche l’aspetto sportivo non può passare in secondo piano. Oltretutto dovevamo tornare in campo per non dare vantaggi ad altri paesi che avrebbero avuto maggiore visibilità. Abbiamo visto tutti che tipo di ritorno ha avuto la Bundesliga nel ricominciare in anticipo”.

“I protocolli sono stati alleggeriti – prosegue Corsi – e credo che economicamente non possano rappresentare un problema per una squadra di B. Lo sarebbe stato certamente il mancato introito televisivo. Sui giocatori in prestito dobbiamo trovare un’intesa per proseguire oltre il 30 giugno tra tre componenti: i due club e il calciatore. Visto però che in A sono già d’accordo società importanti credo che in B possa succedere lo stesso. Sulla questione contratti, invece, valuteremo; penso soprattutto a Maietta, un giocatore la cui passione vorrei che fosse un patrimonio da trasmettere ai giovani. Il modo in cui si sta comportando è encomiabile. Parlando di campo l’Empoli deve fare un mini torneo ma è un’occasione da cogliere: in 10 gare dovranno venire fuori i veri valori. Peccato che il pubblico non ci sarà. Questa è l’unica cosa che stona”.