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Dopo la sospensione disposta dall’Asl, il presidente azzurro Fabrizio Corsi ha parlato all’edizione locale de La Nazione.

“Siamo bloccati e non possiamo fare diversamente – spiega il presidente Fabrizio Corsi – e questo ci impedirà di giocare sia contro la Cremonese che contro il Chievo. Non è una cosa che dipende da noi, ma che anzi ci potrebbe creare diverse difficoltà perché poi avremo un calendario di 8 partite tutte ravvicinate nello spazio di un mese. Siamo dispiaciuti e rammaricati, intanto per la situazione e poi perché, come detto, avremmo voluto giocare. Saremmo stati disposti, soprattutto col Chievo, anche ad andare in campo in una situazione di emergenza: lo avremmo preferito al tour de force che poi ci attenderà, ma ovviamente non possiamo rischiare una sanzione penale per andare contro alle decisioni dell’autorità sanitaria. Siamo davanti ad un impedimento dell’Asl, non siamo noi a decidere. Ripeto, avremmo preferito giocare ma la realtà ci dice che le autorità sanitarie vengono sopra all’organismo sportivo e quindi non possiamo fare altro che adeguarci”.

“Abbiamo visto che qualcuno può rientrare in fretta, mentre altri fanno più fatica a smaltirlo. Per questo – conclude il presidente – sono sincero quando affermo che avremmo preferito giocare in emergenza col Chievo anziché avere poi tutte quelle gare ravvicinate ad aprile. È uno scenario che ci sarebbe piaciuto evitare, ma dobbiamo prenderne atto. Prendiamo l’aspetto positivo, veniamo da tre vittorie consecutive e ripartiamo con grande fiducia. La squadra ha dimostrato di essere forte e sono sicuro che saprà superare anche questa difficoltà”.