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Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre (Primo Levi). 27 gennaio 1945: furono abbattuti i cancelli del campo di sterminio di Auschwitz rivelando al mondo l'orrore umano del genocidio nazista. Furono tanti gli uomini, le donne ed i bambini perseguitati con le leggi razziali e poi strappati alla loro vita e deportati nei lager da dove in pochi riuscirono a tornare e con le loro testimonianze hanno raccontato quell'agghiacciante pagina della nostra storia che non deve e non può essere dimenticata. Così I'Onu scelse nel 27 gennaio "il giorno della memoria" per commemorare le vittime del nazismo, dell'Olocausto e per onorare coloro che a rischio della propria vita hanno protetto i perseguitati. Ogni anno il ricordo di quegli eventi si celebra con mostre, incontri, proiezioni e dibattiti nelle scuole e nelle piazze. La città di Empoli insignita dal Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, della Medaglia d'Oro al Merito Civile, conferita ufficialmente ieri, mercoledì17 gennaio 2018, dal Ministro dell'Interno, in una mattinata di festa per onorare coloro che furono eroi della democrazia, partendo come volontari anche a rischio della propria vita, celebra il 'Giorno della Memoria 2018' con una serie di iniziative che si svolgeranno dal 22 al 27 gennaio col patrocinio del Comune di Empoli e nell'ambito del progetto comunale 'Investire in Democrazia', organizzate dall'Aned e dall'Anpi di Empoli, insieme dal Centro Giovani Avane. E anche l'Empoli FC è coinvolta in questi eventi: martedì 23 Gennaio, dalle 16.30 alle 18.30, allo Stadio Carlo Castellani di Empoli si terrà un incontro sul tema 'Sport e deportazione', con la partecipazione di Franco Castellani figlio di Carlo Castellani, bomber storico dell'Empoli Calcio e deportato nei campi di sterminio di Mauthausen – Gusen. L'iniziativa prevede un giro del campo con sosta alla lapide commemorativa a Carlo Castellani ed un incontro nella sala stampa con il figlio di Castellani e Paolo Bruschi, studioso di storia dello sport. Un incontro per ricordare, per conoscere e per pensare ad oggi. Tutte le iniziative (qui l'elenco completo) promuovono la conoscenza come uno strumento efficace per investire in democrazia, soprattutto per le nuove generazioni, per stimolare lo sviluppo di una coscienza critica ed attenta ai segnali del nostro tempo conoscere il passato non è solo commemorare ma apprendere e riconoscere che ciò che è stato può essere ancora. Per questo la memoria è importante.