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La squadra che lavora a casa con le indicazioni dei preparatori via Skype, l’incertezza sulla ripresa del campionato e sulla ripresa del campionato: l’amministratore delegato azzurro Francesco Ghelfi ha parlato in questo particolare momento per l’Empoli e per tutto il Paese all’edizione locale de Il Tirreno.

“Con 10 giornate da disputare – dice Ghelfi – non è pensabile di farla finita qui. Il campionato va portato a termine, non so bene in che modo ci riusciremo ma è necessario farlo. La speranza è di riprendere il prima possibile, se non altro perché sarebbe un segno positivo per l’Italia, ma purtroppo non credo sarà semplice. Giocheremo a luglio e se serve anche in agosto ma fermarsi qui non è pensabile. I calendari? Una soluzione la troveremo. Tutti rinunciando a qualcosa, questo mi pare evidente. Probabilmente ci sarà uno slittamento sulla data d’inizio della stagione 20/21, così com’è assai probabile che questo campionato debba comunque finire con l’oscenità delle partite a porte chiuse. Non piace a me e non piace a nessuno, ma basta seguire le notizie sul caso di Atalanta-Valencia e sull’impatto che sembra aver avuto sul focolaio di Bergamo per farsene una ragione

“Quando ci saranno più certezze sulle tempistiche – conclude l’amministratore delegato azzurro – ci penseremo. Ma a mio avviso trovare una soluzione non sarà particolarmente difficile. Anche perché riguarda tutti. Quindi contratti e prestiti saranno automaticamente prolungati, idem le coperture economiche. Al momento i giocatori non in ferie, come indicato dalla Lega B, ma quel periodo è ormai esaurito e attendiamo buone indicazioni. Il taglio degli stipendi? Anche in questo caso ci regoleremo quando ci sarà un nuovo calendario. Quindi spero presto”.